Ieri sera è andata in onda in prima serata, su Rai 1, la prima puntata della nuova fiction ''Mentre ero via'', con uno share di 5.3 milioni di telespettatori.
Gli elementi per un successo ci sono tutti
Un mistero, una protagonista femminile tormentata, una ricca famiglia veronese con probabili segreti alle spalle e il tema dell'amnesia, da sempre amato nella letteratura e nel Cinema per dare vita a trame misteriose e affascinanti. Ma ripercorriamo un momento la prima puntata di questa nuova fiction, diretta da Michele Soavi e scritta da Ivan Cotroneo e Monica Rametta.
Monica, una giovane donna, interpretata dalla bellissima Vittoria Puccini, si risveglia dopo quattro mesi di coma, completamente dimentica di tutto quanto è accaduto negli ultimi otto anni, l'ultimo suo ricordo risale infatti alla nascita del figlio Vittorio, quando cioè viveva una vita felice con il marito Gianluca. Ma la storia del periodo più recente della sua storia matrimoniale sembra molto diversa da quella che Monica crede poiché l'incidente che l'ha vista protagonista è avvenuto nel corso di una furiosa lotta tra il marito e l'amante di lei, morti entrambi. Monica non ha nessuna memoria dell'accaduto ed è sconvolta dalla notizia della morte dell'amato Gianluca e del suo incredibile tradimento.
La donna proverà ora a riannodare i fili della sua vita.
Il tema dell'amnesia dietro la fiction
Dietro l'accattivante trama di Mentre ero via, si cela una lunga tradizione letteraria e cinematografica che vede come protagonisti individui che hanno perso la memoria e si ritrovano a fare i conti con una realtà difficile e spesso inquietante.
È il caso, per esempio, di un classico del thriller di Jean-Christophe Grangè: Amnesia, in cui Mathias Freire non solo non ricorda il proprio passato ma ha anche ricordi diversi e contrastanti, come se appartenessero ad altre persone.
Più divertente è il caso di uno dei romanzi più belli di Sophie Kinsella: Ti ricordi di me?
nel quale una donna si risveglia dal coma con la mente ferma ai ricordi di quando era una giovane ragazza bruttina e imbranata ritrovandosi al centro di un'esistenza apparentemente perfetta. Ma non è tutto oro quello che luccica.
Come non citare, infine, i film ispirati all'incredibile storia dello smemorato di Collegno, misterioso personaggio comparso nella Torino del 1927 e protagonista di un caso diventato ben presto nazionale, in cui due donne si contesero la legittimità del loro matrimonio con lo smemorato per diversi anni mentre l'opinione pubblica si divideva sul tema.