I ricercatori dell'Università Ebraica di Gerusalemme sono giunti finalmente alla ricostruzione del primo ritratto dell'Uomo di Denisova, uno dei primi antenati dell'uomo, vissuto oltre 70 mila anni fa. Si tratta di uno dei primi abitanti della Terra più simile all'uomo di oggi, vissuto contemporaneamente all'Homo di Neanderthal e all'Homo Sapiens. La ricostruzione anatomica dell'Uomo di Denisova è stata possibile grazie all'analisi del Dna e alla modifiche genetiche causate dall'ambiente in cui vivevano i Denisovani. La ricerca in questione è stata resa nota sulla rivista Cell, grazie agli importanti risultati ottenuti dal team di ricerca dell'Università Ebraica di Gerusalemme, coordinata da Liran Carmel.

Il ritratto dell'Uomo di Denisova

Fino oggi si conosceva l'esistenza dell'Homo di Denisova, ma non le sue reali fattezze. Si tratta di una delle specie di ominide vissuto sulla Terra tra i 70 mila e i 40 mila anni fa, nello stesso periodo in cui abitavano il nostro pianeta anche i Neanderthal e i Sapiens. Da pochi frammenti ossei appartenenti all'Uomo di Denisova i ricercatori dell'Università di Gerusalemme hanno potuto ricostruire l'anatomia di un ipotetico volto, che ha preso forma definitiva grazie all'analisi del Dna più che dai frammenti rinvenuti. Un altro team di ricerca ha effettuato ricerche simili sulla mandibola denisoviana, che corrisponde alla descrizione effettuata presso l'Università ebraica di Gerusalemme, confermando quindi la validità di tale ritratto dell'Homo di Denisova.

Similitudini e differenze tra l'Homo di Denisova e l'uomo moderno

Dalla ricostruzione anatomica dell'Uomo di Denisova è stato possibile ricavare un vero e proprio cranio grosso e allungato, dotato di un grosso cinto pelvico simile a quello dei Neanderthal, ma un lungo arco dentale e un'espansione laterale del cranio che erano caratteristiche proprie dei Denisovani.

In conclusione dell'analisi genetica, i ricercatori hanno rinvenuto 56 caratteristiche anatomiche, di cui 36 solo nel cranio, che hanno permesso di individuare l'Homo di Denisova in netto contrasto con l'Uomo di Neanderthal e l'Homo Sapiens. In questo caso i ricercatori hanno analizzato le modificazioni chimiche (nello specifico i modelli di metilazione) che si trovano intorno alle sequenze di basi azotate che servono a influenzare l'aspetto esteriore di un individuo.

Inoltre per evitare che venisse messa in discussione la validità e l'affidabilità di questo sistema è stata effettuata una prova anche sulle caratteristiche fisiche relativamente ai Neanderthal e agli scimpanzé, che ha ottenuto un'accuratezza dei ritratti superiore all'85%.