La congiura è uno dei Libri storici pubblicati dalla scrittrice Federica Introna. Edito dalla Newton Compton Editori, fa parte della collana: Nuova Narrativa Newton.

Nerone: l'imperatore folle

È il 65 d. C. e l’Impero Romano è guidato da Nerone, un uomo instabile e volubile, passato alla storia per la sua follia e, come è prevedibile, sono in molti a desiderare la sua morte. Tra questi c’è Epicari, la protagonista del romanzo storico di Federica Introna, La congiura. L’autrice è un’insegnante di lettere con un ricco bagaglio di studio sul mondo romano.

Al centro della storia, come dicevamo, c’è la liberta Epicari, non un personaggio di fantasia, ma una donna realmente esistita, di cui ci parla Tacito negli Annales, ma a cui Introna conferisce dei contorni più chiari e specifici. La congiura a cui fa riferimento l’autrice è storicamente accertata ed è passata alla storia come la congiura di Pisone a cui prese parte anche una donna. Epicari è coraggiosa e il suo coraggio le conferisce la forza per raggiungere il suo scopo, assassinare l’imperatore Nerone, ma da sola non può farcela e per questo motivo cerca più alleati possibili, esponendosi in prima persona con spregio del pericolo. Si reca, infatti, sulla nave di Valusio Proculo, comandante di una flotta romana di cui era un tempo innamorata, e tiene, contravvenendo alle regole sociali che proibiscono alle donne di parlare in pubblico, un discorso per convincere l’uomo ad unirsi alla sua causa, senza sapere che ciò rappresenterà la sua fine.

La congiura: tra tradimenti e complotti

Tra le persone che decidono di prendere parte alla congiura ci sono personaggi di spicco dell’aristocrazia romana, ma non tutti si riveleranno degli alleati sinceri ed Epicari sarà costretta a destreggiarsi tra complotti e tradimenti. Inoltre, una morte improvvisa renderà tutto il piano ancora più pericoloso.

Il profilo che Federica Introna ci restituisce di questa donna è estremamente realistico e risponde alla volontà di una donna leale e forte di voler vedere realizzati i sogni di libertà e dignità degli uomini e delle donne di ogni epoca, ma è anche il profilo di una donna che è figlia del suo tempo, un tempo nel quale chi dovrebbe incarnare i valori di rettitudine e correttezza è caduto nelle reti di bramosia di potere.

La fine dei soprusi e delle prevaricazioni

L’unico modo per poter porre fine a determinati soprusi e prevaricazioni è eliminare la fonte del problema, anche se ciò è pericoloso e ne vale la vita di molti. Grazie a uno stile curato ed estremamente coinvolgente, anche il lettore più distratto si sentirà pienamente implicato nella vicenda, vivendo, insieme ai protagonisti le ansie e le paure, assaporando anche le tipiche atmosfere romane. "Roma non ha cono­sciuto tempi peggiori di quelli sotto Nerone!", questa affermazione di Anneo Lu­cano, presente nel prologo dell’opera, dà la misura dei sentimenti che i protagonisti di questo romanzo nutrono nei confronti del famoso imperatore.