Il giudice Philip Moor ha stabilito che lo sceicco Mohammed bin Rashid al Maktoum dovrà versare la cifra record di 554 milioni di sterline all’ex moglie, la principessa Haya, 48 anni, sorellastra di Re Abdullah di Giordania. Una cifra da capogiro, che ha acceso i riflettori sul tenore di vita che conducevano i due ex coniugi e sulle abitudini maturate nel corso degli anni dai loro figli.

Haya sposa il primo Ministro il 10 Aprile del 2004 ma quel matrimonio all'apparenza felice, con tanto di dediche social da parte della principessa, si trasforma ben presto in un incubo.

Le continue manie di controllo dello sceicco, il suo "brutto carattere", le paure causate dalla confessione della "figliastra", convincono Haya alla fuga che avviene nel 2019.

Haya, la principessa coraggiosa

Il matrimonio con lo sceicco Mohammed bin Rashid al Maktoum, per la principessa Haya, era diventato talmente insopportabile da costringerla, nel 2019, alla fuga da Dubai con i suoi due figli: Jalila e Zayed. Ciò che ha spinto la principessa a compiere un gesto così estremo é stata la fuga di Latifa, figlia dello sceicco, che all'epoca aveva 33 anni. La ragazza pubblica un video in cui spiega i motivi della fuga e racconta di non godere di nessuna libertà, di essere segregata in casa e subire continui maltrattamenti.

La sua fuga dura poco in quanto viene intercettata e riportata a Dubai. Mentre in un primo momento la principessa Haya difende il marito, puntando il dito verso Latifa, successivamente dopo aver scoperto alcuni fatti relativi alla fuga della ragazza, si ricrede. Tutte le paure della principessa affiorano in un istante, fino a non sentirsi più al sicuro all'interno del suo palazzo.

Da qui, la fuga. Questa sua iniziativa, diventata un vero e proprio caso diplomatico, coinvolse non solo gli Emirati Arabi e la Giordania ma anche la Gran Bretagna. In molti si chiedono il motivo di un tale coinvolgimento. La risposta è semplice: lo sceicco, è un amico personale della regina Elisabetta. Subito dopo la denuncia da parte della principessa Haya vengono fuori tutti i segreti della famiglia reale, iniziando dall'effettivo numero di mogli (6), dei rispettivi figli (30) ma soprattutto tutti vengono a conoscenza della severità dello sceicco.

Haya spiata come Diana

Nell'immaginario collettivo, le principesse Haya e Diana possono essere considerate due donne bellissime e molto fortunate! In fondo, chi non vorrebbe sposare un bellissimo principe e vivere in uno splendido castello? A volte però, la favola tanto sognata può trasformarsi in un vero e proprio incubo. Esattamente ciò che è successo a queste donne, accomunate dalla stessa sensazione: essere spiate dai loro mariti. L'Alta Corte ha emanato una sentenza molto chiara: lo sceicco Mohammed bin Rashid al Maktoum utilizzava lo spyware Pegasus per spiare la moglie. Una privacy violata tramite l'hackeraggio di conversazioni telefoniche e foto. Un software sviluppato dall'agenzia israeliana Nsa, la stessa che spiava Diana, anch'essa sorvegliata sia all'interno della casa, attraverso telecamere nascoste, sia fuori durante i suoi eventi pubblici, sia durante i suoi momenti d'intimità.

A confermarlo è stata la National Security Agency nel 1998 la quale riferì al noto quotidiano britannico "The Mirror" testuali parole: "Le spie americane hanno confermato di aver ficcato in naso sulla vita privata della principessa Diana per anni". L'epilogo delle vicende legate alla principessa Diana, lo conosce tutto il mondo, purtroppo. Una vita, la sua, che si spezza il 31 Agosto 1997, nel tragico incidente avvenuto nel tunnel dell' Alma.

La prima moglie svela un segreto

Poiché nel mondo islamico la poligamia è un diritto per l'uomo, il quale può scegliere se esercitarla o meno, lo sceicco Mohammed bin Rashid al Maktoum desidera avere più mogli e nel corso degli anni si sposa con ben 6 donne.

La prima donna che ha sposato si chiama Randa al Banna, una donna libanese che all'epoca del matrimonio (1972) aveva 16 anni mentre lo sceicco ne aveva 23. Vivevano a Londra e hanno avuto una figlia, Sheikha Manal Mohammed ben Rachid al Maktoum. Anche il loro matrimonio sembrava fosse "da favola" ma dopo pochi anni dalla nascita della loro bambina, lo sceicco sembra non essere più l'uomo romantico di un tempo. Iniziano così le prime imposizioni, come l'obbligo di cambiare nome da Randa ad Haifa e i primi litigi a causa di un tradimento quando la donna era incinta. Nel momento in cui Randa decide di lasciare lo sceicco, lui si vendica impedendole di entrare negli Emirati Arabi e di conseguenza poter vedere la sua bambina.

La storia di questa donna, ha dell'incredibile perché nonostante tutta la sofferenza, viene rapita ed obbligata a sposare un leader di guerra libanese da cui ha due figli. Subito dopo la guerra, contribuisce all'arresto del marito il quale si scopre essere uno stupratore e divorzia grazie all'aiuto dell'ex marito, lo sceicco Mohammed bin Rashid al Maktoum.

Il gesto del primo ministro, per un attimo, fa riaccendere la speranza nella donna di poter riabbracciare la sua bambina ma nonostante tutti gli anni a sognare di poterla riavere accanto, la situazione non migliora. Dopo anni di silenzio e paura per possibili ritorsioni, racconta la sua storia chiedendo ad alta voce di poter rivedere sua figlia che oggi dovrebbe avere 43 anni.