La Corte Costituzionale, stabilito che il divieto della fecondazione assistita è incostituzionale, pochi giorni dopo ha dato il via ad una crescita esponenziale, per le richieste di procreazione medicalmente assistita, presso i centri italiani della Cecos, ovvero i "Centri studio, conservazione ovociti e sperma umani".

Il "Cecos" negli anni è stato un centro all'avanguardia, con una continua lotta contro la sterilità umana, promuovendo e sviluppando un studio approfondito che riguarda la fecondazione assistita, sempre rispettando, attraverso una loro professionale morale, gli aspetti etici, medico e legislativi che riguardano questo spinoso e problematico problema di Salute, che attanaglia migliaia di persone.

Oggi, nonostante sia difficile monitorare la percentuale della sterilità in Italia, perché molto dipende dai pazienti che si rivolgono ai centri di competenza, possiamo tracciare alcuni dati, attraverso cui vediamo l'infertilità maschile salita al 35,4%, quella femminile che si presenta quasi pari al 35,5%, infine c'è un'infertilità definita "idiopatica", quando non è stata riscontrata alcuna causa dopo un esame completo a entrambi i partner, che ha una percentuale del 13,2%.

Attualmente le richieste fatte presso i "Cecos" sono salite a circa 35.000, molte di queste eseguite da donne, colpite da neoplasie, menopausa precoce, interventi chirurgici, da malattie genetiche, e in certi casi, da coppie che nel tempo hanno eseguito alcuni tentativi ma che si sono rivelati purtroppo, fallimentari.

La Dott. M. Elisabetta Coccia, presidente del"Cecos" italiano, chiede che il Ministero della Salute rilasci delle linee guida, un quadro di riferimento per informare le coppie, che nonostante siano consapevoli e decise, hanno bisogno di risposte riguardo al percorso da seguire per la fecondazione eterologa.