Sono decenni che i ricercatori cercano di studiare questo fenomeno. I genitori negano di avere una preferenza per uno dei figli ma sanno di mentire. E i figli lo sanno e reagiscono di conseguenza. Tutto questo quale ricadute può avere sullo sviluppo di questi individui?Sul Journal of Family Psychology è stato pubblicato uno studio di alcuni ricercatori californiani su genitori concoppie di figli con meno di 4 anni di differenza di età. Obiettivo era dimostrare che papà e mamma hanno quasi sempre un figlio a cui destinano maggiori attenzioni. In altre parole, il cosiddetto “cocco di mamma”.

Trattamento personalizzato per fratelli quasi coetanei

Partendo dal 1989, i ricercatori hannofatto due interviste l’anno, per tre anni, a 384 coppie di fratelli adolescenti e ai loro genitori. Alla fine la grande maggioranza deigenitori, il 70% dei papà e il 74% delle mamme, ha confessato di riservare un trattamento di favore ad uno dei due figli.Ora Silvia Vegetti Finziha pubblicato un libro, edito da Rizzoli, dal titolo “Una bambina senza stella: Le risorse segrete dell'infanzia per superare le difficoltà della vita” dove, partendo proprio da studi come quello citato sopra, ha ipotizzato che fratelli quasi coetanei, proprio a causa di una differente attenzione dedicata loro dai genitori, meritano trattamenti personalizzati.

Differenza tra primogenito e altri fratelli

Un primogenito è quello che deve “soddisfare” le aspettative dei genitori mentre il secondogenito sente con minor forza questo condizionamento. E poi c’è sempre il fratello maggiore a proteggerlo. Un detto americano dice: “First born children are smarter, but the second or third child they've majorly chilled” - "il primogenito è più intelligente, ma il secondogenito o terzo saranno più protetti” e se la caveranno meglio nella vita.

Il 4 aprile su New York Times, in un articolo di Perri Klass intitolato “When Parents Have a Favorite Child” la dottoressa Barbara Howard, assistente pediatrica allaJohns Hopkins University School of Medicine, diceva: «la sensazione di non essere il figlio preferito è spesso causa di problemi comportamentali. Del resto, è impossibile che un genitore non abbia un figlio preferito e la percezione di questo favoritismo è uno dei motivi principali della rivalità fra fratelli».

Comunque, studi su questa materia ce ne sono diversi. Sicuramente tra i figli c’è sempre quello prediletto. Non necessariamente è il primogenito, può essere anche il secondo o il terzo, per motivi di sesso, di carattere, o altro. Tuttavia essere il figlio prediletto non sempre è vantaggioso:da adulti infatti questi sono più a rischio depressione.

Il figlio prediletto è colui che comunque deve sempre dimostrare di essere superiore agli altri e questo comporta uno stress maggiore da adulti: in base ad uno studio osservazionale su 800 cinquantenni, gli ex 'cocco di mamma' avevano più sentimenti di delusione e più possibilità di deprimersi.