Un film che non poteva mancare nelle sale cinematografiche l'8 marzo (Giornata celebrativa della Festa della donna) è "Il diritto di contare" del regista Theodore Melfi.

Si tratta di una celebrazione sull'emancipazione femminile in uno spaccato americano degli anni '60 che affronta tematiche importanti.

In un periodo in cui la segregazione razziale impatta nella Virginia del 1961, 3 giovani donne afroamericane cambieranno definitivamente il modo di concepire il ruolo di donna- scienziato nel rigido ambiente maschile della Nasa.

La guerra spaziale

Le tre protagoniste di questa vicenda sono la matematica Katherine Johnson (Taraji P.

Henson), la programmatrice Dorothy Vaughn (Octavia Spencer), e l'ingegnere spaziale Mary Jackson (Janelle Monàe).

Tre donne che lavorano alla Nasa e che contribuiscono in modo significativo alla guerra spaziale che negli anni '60 si sta combattendo tra l'America e la Russia.

La prima nazione a raggiungere lo spazio è la Russia, ma l'America non si da certo per vinta. Ed è così che inizia un programma serrato presso la Nasa alla ricerca di una nuova formula matematica che mandi il primo astronauta nello spazio.

Le prime donne afroamericane nella Nasa

Un contributo fondamentale nella guerra aerospaziale viene dato dalla scienziata Ktherine, che riesce con il suo intuito a trovare nuove formule matematiche che nessun altro suo collega è riuscito a intravedere.

Ed è proprio grazie alle sue intuizioni che il primo astronauta americano riuscirà a superare la barriera terrestre e volare nello spazio.

Ma l'apporto fondamentale che viene dato dalla matematica Kathrine nella Nasa va al di là di un calcolo matematico. Grazie a lei vengono finalmente superate quelle barriere razziste che non permettono agli afroamericani di essere considerati uguali agli altri.

La segregazione razziale è ancora presente nella Virginia degli anni '60. Sono previsti bagni appositi per donne "di colore". Gli afroamericani non possono frequentare le stesse scuole dei bianchi, e devono sedersi in fondo all'autobus in una zona separata.

Grazie alla protagonista, però, questa situazione di segregazione alla Nasa comincia a cambiare.

E nonostante gli scettici guardino ancora con sospette le scienziate afroamericane, John Glenn (Kevin Costner), decide di fare un'azione simbolica e progressista, staccando la targhetta sul bagno delle donne che esclude le donne "di colore".