Quirinale: parte oggi ufficialmente il Napolitano-bis con la giornata odierna che prevede alle 17 il giuramento del Capo dello Stato, evento molto atteso e a margine del quale ci potranno essere delle anticipazioni su quello che sarà il governo di prossima formazione. In questi giorni si sono sprecate le previsioni sulla strutturazione del nuovo esecutivo ma risulta sempre più probabile un governo a larghe intese da impostare dopo un'attenta e scrupolosa opera di mediazione tra Pd e Pdl.

Da domani inizieranno le consultazioni e Napolitano chiederà a Partito Democratico, Partito delle Libertà, Lega Nord e Scelta Civica un'assunzione di responsabilità per comporre un governo che possa finalmente dare il via alle riforme da più parti invocate.

Il compito del Presidente della Repubblica potrebbe anche essere più agevole del previsto grazie alle richieste poste dallo stesso al momento dell'accettazione della candidatura e quindi i tempi potrebbero essere veramente molto stretti. Addirittura c'è chi parla di governo già in funzione entro il termine di questa settimana.

Per la scelta del Premier il ballottaggio sembra riguardare Anna Maria Cancellieri e Giuliano Amato anche se su quest'ultimo potrebbe pesare l'ostacolo rappresentato dalla Lega che non sarebbe propensa ad accettare una sua candidatura. Resta poi da valutare la posizione del Pd che sta attraversando la fase di passaggio dalla vecchia segreteria dimissionaria alla nuova struttura che potrebbe anche essere rappresentata da un gruppo dirigenziale temporaneo che possa gestire il momento decisamente complicato.

In ogni caso non tutti gli esponenti del Partito Democratico sono favorevoli ad un governo di larghe intese e questo potrebbe creare altri problemi e ulteriori spaccature all'interno dello stesso schieramento politico.

Il governo che presumibilmente nascerà nel giro di pochi giorni non godrà certamente dell'appoggio del Movimento a 5 Stelle, posizione ribadita a più riprese nella giornata di ieri da Beppe Grillo e dai suoi più stretti collaboratori.

I grillini rimarranno dunque all'opposizione con il loro leader che ha affermato come la classe politica intenda, in questo modo, guadagnare un anno di tempo senza avere nessuna prospettiva di programmi certi e ben definiti. Staremo dunque a vedere anche se qualche passo verso lo sblocco della situazione di stallo politico-istituzionale sembra che finalmente sia stato compiuto.