La legge 92/2012 ha introdotto la riforma del lavoro. Questariforma, atta alla rivalutazione dell'occupazione nel nostro paese, reca un'importantenovità riferita agli incentivi per le nuove assunzioni.

Uno dei principali problemi legati alla disoccupazione, chesi allarga sempre più a macchia d'olio, è l'impossibilità, per i titolari diaziende, di far fronte all'enorme carico fiscale; gravare la propria aziendadi ulteriori oneri contributivi, (per i quali vi è l'obbligo di versamento in caso di assunzionedel personale), diventa addirittura fantascientifico.

Molte aziende, grandi e piccole, hanno preferito chiudere ibattenti piuttosto che dover affrontare lo spettro dei debiti, il Ministerodel Lavoro si è, quindi, messo all'opera, cercando il modo più rapido per andare incontro al mondodell'occupazione, con la speranza di evitare ulteriori chiusure.

Vediamo come, e quali, saranno le agevolazioni previstedalla riforma, in vigore dal luglio dello scorso anno, ma non ancora benchiare.

Da FiscoPiù si apprende che lo sgravio sui contributi, sarebbe fruibile per tutte leassunzioni effettuate dopo il primo gennaio del 2013, la riduzione deicontributi pari al 50% del totale contributivo è applicabile per dodici mesi,nei confronti di un lavoratore di oltre cinquanta anni di età, e con almeno unanno di disoccupazione effettiva.

Nel caso in cui  il lavoratore fosse assunto, in seguito alcontratto a tempo determinato, con uno a tempo indeterminato, l'incentivoslitterebbe di ulteriori sei mesi prolungando, di fatto, fino a diciotto mesi dall'assunzione a termine, il godimento della diminuzione contributiva.

Il periodo di diciotto mesi di fruibilità dell'incentivo, èvalido anche per tutti quei contratti di assunzione che prevedono da subito untempo indeterminato; così come le donne di qualsiasi età, che non abbiano avutoun'occupazione da almeno sei mesi, che però siano residenti in quelle regioni,per cui è stata prevista la forma di finanziamento che usufruisce dei fondidell'U.E.

La stessa forma difinanziamento sarà attuata nelle aree in cui la sproporzione tra uomini e donnesia superiore al 25%. Ritroveremo quindi la diminuzione degli onericontributivi al 50%, per dodici fino a diciotto mesi, per tutte le donne diqualsiasi età, residenti in qualsiasi regione, che non abbiano avuto un impiegoper un periodo minimo di due anni.

La medesima legge, ossia la 92/2012, prevedendo l'agevolazionedelle nuove assunzioni, passa per forza di cose anche attraverso l'uscita "discena" dei lavoratori occupati, che devono lasciare il posto ai nuovidipendenti. Per questo motivo la normativa prevede un'uscita agevolata deilavoratori anziani, tramite la possibilità di accordarsi con le organizzazionisindacali, di modo che si possa favorire il più possibile l'avvicendamento deilavoratori.

Lo stesso accordo potrà essere, in egual modo, stipulato all'internodell'azienda tramite le procedure di mobilità, facendo ovviamente riferimentoalla legge 223/1991 per quanto riguarda il computo del calcolo numerico deilavoratori. Altri benefici e deroghe, sono previsti per quanto concernela "Startup" innovativa del decreto Crescita 2.0.