Martedì, 15 ottobre, è iniziato lo sciopero indetto dai lavoratori di Cartier Joaillerie International: esigevano un incremento della loro retribuzione di 200 euro al mese. Le manifestazioni hanno avuto luogo venerdì davanti alla sede centrale di Cartier, in Rue de la Paix a Parigi.

Flavien Lacrampe, uno dei leader del sindacato dei lavoratori, il cosidetto Confédération générale du travail (GCT), ha affermato che l'astensione del lavoro sarebbe durata fino alla conclusione di un accordo favorevole per i salariati. Inoltre, ha dichiarato che i dipendenti vengono remunerati con salari minimi, così come dimostra un'intervista nella quale un addetto alla levigazione dei diamanti dichiarava di percepire 1400 euro al mese.

Inoltre il leader suggerisce che l'ultima cifra d'affari della Cartier Joaillerie International ammonta a 12,7 miliardi di euro.

Durante le negoziazioni salariali tra le due parti, i rappresentanti della maison hanno proposto un aumento di soli 75 euro lordi, atto considerato alquanto "provocatorio" dai dipendenti. Dopo ulteriori trattative, ieri è stato finalmente firmato l'accordo finale tra le due parti: la casa francese ha ribadito, tramite un comunicato, che ha solo attuato la sua intenzione di migliorare le condizioni di lavoro.

Attualmente Cartier è uno dei maggiori negozi di fascia alta al mondo. Il marchio ha prestigiosi ed esclusivi store in diverse città come Parigi, Roma, Londra, Tokyo, New York, San Francisco.