Dati allarmati per l'economia italiana: i fallimenti sono in forte aumento e non viene risparmiata nessuna categoria. Dal manifatturiero, che è da sempre la spina dorsale economica italiana, al commercio che vede un incremento del 24%, l'edilizia continua con il trend negativo che ormai è una costante da almeno 6 anni. Molte industrie sono cadute a causa della crisi a quota 23% rispetto al 2013, drammatica situazione per migliaia di persone che a seguire hanno perso il lavoro.

Alle aziende fallite o con avviato procedimento fallimentare, si devono aggiungere le altre migliaia di attività piccole e grandi che hanno semplicemente abbassato le saracinesche e chiuso per sempre, una apocalisse economica che non lascia molto sperare per il futuro, il governo Renzi secondo molti impresari non sta facendo nulla per arginare una crisi che travolgerà tutti, gli 80 Euro secondo loro sarebbero solo un placebo, una medicina che spera guarisca il paziente per autosuggestione, gli italiani non sono più suggestionabili.

Le regioni più colpite dalla crisi sono quelle del sud +28%, il centro con il 23% e il nord-ovest al 22,8%, controtendenza il nord-est al 12,5, questi dati sulle percentuali dei fallimenti ci dicono in buona sostanza che l'economia italiana sta morendo, nessuna delle aree produttive italiane regge il peso della crisi, neppure quelle regioni che hanno nel proprio DNA il lavoro e la piccola media impresa familiare, stanno cadendo come mosche sotto la scure della crisi e delle austerità europee.

Le singole regioni che hanno il più alto tasso di fallimenti sono Umbria, Marche, Abruzzo, Liguria e Puglia, dove la maggior parte delle aziende ed attività commerciali sono a conduzione familiare, hanno retto finché potuto, impossibile superare questo momento schiacciati dalle tenaglie economiche, la crisi da un lato e il crunch-credit dall'altro, a questo sfacelo imprenditoriale sembra che nessuno venga in soccorso, ne le istituzioni italiane comprese le banche, tanto meno da quelle europee, mentre molti auspicano un intervento della BCE per fermare il massacro.