La crisi Ucraina-Russia che ha portato all'annessione della Crimea da parte di Mosca e a tensioni internazionali storiche è in realtà un lato della guerra economica e geopolitica che vede contrapposti gli Stati Uniti da una parte (con gli alleati europei) e la Russia dall'altra, affiancata dalla Cina e sempre più vicina ai Brics (i Paesi emergenti Brasile, India, Cina appunto e SudAfrica).

Abbiamo iniziato questo focus con l'articolo Crisi Ucraina e Crimea, una guerra globale tra Usa e Russia che coinvolge tutti da cui potete accedere alle analisi di altri elementi, qui cerchiamo di individuare i più recenti fattori economico-finanziari di questo scontro che si combatte, per ora, con le armi "monetarie" e politiche (Carl von Clausewitz: la guerra è la continuazione della politica con altri mezzi - Lenin: la politica è la continuazione della guerra con altri mezzi).

Ci concentreremo su Russia, Usa, Europa e Cina, mentre la specifica situazione ucraina è trattata nell'approfondimento Controllare l'Ucraina, obiettivo strategico di Usa, Europa e Russia.

Il salvataggio di Cipro del 2013 coi soldi dei risparmiatori russi

Partiamo "soft" con quello che riteniamo solo un piccolo indizio, un dettaglio che appare legato all'attuale situazione solo con senno di poi: ma un po' di dietrologia non ha mai fatto male a nessuno!

Nella primavera dello scorso anno si è reso necessario il salvataggio del sistema bancario di Cipro, paese UE che adotta l'euro la cui economia è retta in prevalenza dai conti correnti e deposito, dagli investimenti e dai risparmi soprattutto di cittadini stranieri in stragrande maggioranza russi, attirati dalle favorevolissime condizioni fiscali.

Il sistema era al collasso e ultragonfiato, per salvarlo (comprarlo?) l'UE ha contribuito con 10 miliardi di euro a patto però di una riforma globale con aumento della tassazione dal 10% al 12,50%, pagata alla fine con il prelievo forzato del 47% sui conti e depositi oltre i 100mila euro, una mazzata assurda per tanti risparmiatori-investitori russi.

Si è trattato del primo caso di bail-in, ovvero di salvataggio di banche con prelievi forzosi dai conti dei clienti: tale sistema è ora anche possibile nel resto dell'UE in quanto approvato nel mese di dicembre, integrando così la possibilità del bail out, che consiste nel salvataggio delle banche tramite le tasse pagate da tutti i cittadini anche non correntisti.

E' forse un caso che da ottobre il principale azionista della Bank Of Cyprus sia ora Vladimir Strzhalkovsky, ex membro del Kgb e tra i nuovi oligarchi di Mosca? Il denaro prelevato dalla banca per il salvataggio è stato trasformato in azioni per la ricapitalizzazione ed i ricchi clienti russi sono divenuti i principali azionisti prendendo 6 posti su 16 nel CdA: che vogliano puntellare il controllo sul sistema finanziario cipriota, soprattutto ora con l'eliminazione della tracciabilità dei flussi di capitali che incentiverà ancor di più i ricchi russi a depositare/investire a Cipro?

L'approfondimento continua nella seconda parte Rapporti economici tra Russia, Cina, Usa: una svolta è imminente.