Matteo Renzi prende fiducia e si mette a bacchettare l'Europa sulla scottante questione della spending review: di solito, è il nostro Paese ad essere rimproverato a destra e a sinistra dall'Unione Europea, per via dei nostri conti che non sono proprio di quelli per cui vantarsi.



Stavolta, è il Presidente del Consiglio che si vuole togliere qualche sassolino dalla scarpa, affermando che l'Italia ha intenzione di collaborare pienamente con le direttive indicate dalla Ue ma che non si deve pensare che solo il 'Bel Paese' debba fare sacrifici e che gli altri stiano solo a 'guardare'.



"In Europa nessuno può davvero fare lo splendido su conti e spending review." afferma Renzi in una lettera indirizzata al noto quotidiano 'Il Messaggero' "Noi stiamo facendo la nostra parte, a partire proprio dai tagli a sprechi e privilegi, e in particolare dai costi della politica", ma "di revisione dei costi non ha bisogno solo l'Italia". 



Il messaggio è chiaro: non è che debba essere sempre e solo l'Italia e i sacrifici economici degli italiani ad operare per il bene dell'economia dell'Unione Europea, perchè si corre il rischio di passare sempre come principale capro espiatorio della difficile situazione economica.

Insomma, il presidente del Consiglio non vuole essere lasciato solo a risolvere i problemi, ma vuole che ognuno cominci a guardare anche al proprio 'orticello di casa sua' e ad estirpare le proprie erbacce, senza guardare solo a quelle altrui: solo così si potrà pensare ad un cambiamento di rotta a livello europeo.