Le elezioni sono state vinte da Renzi, anche grazie al provvedimento dei famosi 80 euro in busta paga, considerati un taglio IRPEF.

Che il bonus arrivi a partire dalle buste paghe di maggio ormai è certo. Ma forse oltre al bonus... c'è la beffa.

Perché diciamo così?

Bonus da 80 euro e Credit Tax: la legge delega cosa dice?

A stabilire il bonus da 80 euro in busta paga, ci ha pensato il Job Act, la legge delega che che al momento sta vagliando il Senato.

Ma il bonus non è l'unico provvedimento contenuto nel testo del Job Act.

Il testo contiene anche la Credit Tax , ovvero il taglio alle detrazioni spettanti per il coniuge a carico di cui fino ad ora hanno usufruito i lavoratori. Le detrazioni corrispondono ad una somma tra i 700 e gli 800 euro l'anno, ovvero circa 60/65 euro al mese.

Il taglio ha lo scopo di fornire credito d'imposta a tutte le aziende che assumono donne che hanno un reddito basso.

A venir colpite dalla Credit Tax sono maggiormente la famiglie senza figli o con figli maggiorenni, che in questo modo non avrebbero più alcun tipo di detrazione. Le categorie interessate sono più o meno le stesse che beneficeranno del Bonus in busta paga.

Se la Credit Tax verrà approvata, a tutti gli effetti il bonus sarà non di 80 euro, ma di 15 euro.

Per alcuni anche meno...

Una situazione che genera diverse perplessità e che fa sorgere nella mente degli italiani una domanda: ma allora Renzi ci ha preso in giro?

Se vogliamo vederla in modo leggero... che il bonus da 80 euro sia stato pubblicizzato e la Credit tax no, è in perfetto stile italiano: la propaganda elettorale non svela mai i punti oscuri di un programma economico-finanziario.