Sono dati scandalosi quelli comunicati dal Presidente della Confesercenti Marco Venturi in occasione dell'annuale convegno estivo della Fipac-Confesercenti tenutosi questa volta a Brindisi.

Mentre si attua la riforma del bonus da 80 euro per ridurre il cuneo fiscale, ci si dimentica letteralmente delle fasce di concreta povertà rappresentate da chi percepisce la pensione minima, che in Italia è tassata al 9.17% contro una aliquota zero in paesi come Germania, Francia, Spagna e Regno Unito.

Se è scandaloso che esista una tassazione delle Pensioni minime, il cui valore indecente è noto a tutti, è inconcepibile la situazione di chi percepisce una pensione media, per esempio un trattamento pensionistico pari a tre volte il minimo: i valori della tassazione da noi diventano il doppio rispetto a quanto prelevato in Spagna, il triplo del prelievo inglese, il quadruplo di quello francese e incommensurabile rispetto alla Germania.

In Italia si pagano ben 4 mila euro di imposte su una pensione media, contro solo 39 euro per i tedeschi.

"Siamo l'unico Paese dove i pensionati pagano, in proporzione, più tasse di quando erano attivi" rileva Venturi, indicando che in questo modo le pensioni medie avranno una riduzione del potere di acquisto rispetto ai dati del 2008 di ben 1.419 euro all'anno, pari a 118 euro al mese sottratti ai consumi e ai bilanci delle famiglie.

Analizzando a fondo i dati si scopre che addirittura il carico è maggiore per le pensioni più basse e che solo nel nostro paese i pensionati pagano più tasse di chi lavora.

Essere anziani non può essere una condizione punitiva, per questo Venturi chiede a gran voce l'estensione immediata del bonus ai pensionati, almeno per recuperare l'erosione, ma risulta ormai evidente che si deve provvedere con una riforma decisa del sistema fiscale per ridare ai pensionati rispetto, dignità sociale ed economica.