Italia in deflazione e recessione, lo dice ufficialmente la stima provvisoria dei dati Istat riguardanti i prezzi al consumo, e la disoccupazione continua a salire, questo il serio allarme lanciato dall'Istituto italiano di statistica. E' la prima volta che accade dopo 50 anni, ma nel precedente, settembre 1959, l'economia era in forte crescita; e ciò accade proprio nel giorno in cui Matteo Renzi , nel già ridimensionato consiglio dei ministri, dopo aver messo troppa carne sulla sterile brace della discussione su Riforma della scuola, rinviata a data da destinarsi, Sblocca Italia e Giustizia avrebbe dovuto, come affermato il 23 agosto scorso, " stupire gli italiani".

L'economia del nostro Paese nel secondo trimestre 2014 si è contratta rispetto al trimestre precedente dello 0,2%; l'indice dei prezzi al consumo ad agosto ha segnato un calo dello 0,1% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. A luglio la disoccupazione, con un rialzo dello 0,3% , balza al 12,6%, che tradotto si legge in calo dell'occupazione di 35mila posti, praticamente 1000 al giorno. Il tasso di variazione annuale dei prezzi è in discesa da quattro mesi consecutivi e passa per la prima volta in segno negativo; a peggiorare ulteriormente il quadro anche il fatto che sono scesi pure i prezzi dei beni essenziali, il cosiddetto carrello della spesa. Sul fronte tragico della disoccupazione il tasso aumenta sia per quella maschile che per quella femminile, nota positiva viene dal calo, dello 0,8 su base mensile, della disoccupazione tra i giovani nella fascia 15-24 anni, ma in aumento anche questo se inquadrato su base annuale, del 2,9%.

Sotto queste fosche tinte riprende oggi ufficialmente l'attività del Governo dopo le ferie estive. Tre i provvedimenti all'ordine del giorno, la riforma della scuola, ma qui come già sopra citato ci è stato un clamoroso dietrofront, giustizia e decreto sblocca Italia; se saranno documenti programmatici, ddl o decreti lo sapremo in giornata, intanto fuori Palazzo Chigi, a conferma che il disagio nel paese è ancora forte, ci sarà la manifestazione dei quota 96 per la mancata pensione, prima promessa poi ritirata.