Che cosa hanno fatto i pensionati per essere trattati in questo modo? Sono queste le accuse dei Sindacati contro la proposta della Legge di Stabilità sullo spostamento del pagamento delle Pensioni dal 1 del mese al 10. Un fatto "inaccettabile" che mette a rischi la liquidità dei pensionati che proprio in quelle date hanno concentrato le scadenze per permettersi di corrispondere regolarmente le somme dovute.

La proposta varata dal Governo Renzi con la Legge di Stabilità non appare come la soluzione auspicata alla risoluzione della situazione di "chi non arriva alla fine del mese". Sul piede di guerra i Sindacati contro i danni che la manovra potrebbe causare con il pagamento delle pensioni il 10 mesi.

Legge di Stabilità, Sindacati: accanimento contro i pensionati

La denuncia dei Sindacati Spi Cgil, Uilp Uil, Sunia e Fnp Cisl sulla proposta dello spostamento del pagamento delle pensioni dal 1 al 10 del mese avanzata dal Governo Renzi si fa sempre più forte. "Un fatto inaccettabile", commenta uno dei segretari generali, considerando la proposta come un fenomeno di "accanimento nei confronti degli anziani".

In base alle denunce dei Sindacati, la norma nella Legge di Stabilità del Governo Renzi non ha previsto nessuna tipologia di sostegno in favore dei pensionati ma ha pensato esclusivamente a "come complicargli la vita. [...] Ci chiediamo - continua uno dei segretari dei Sindacati - cosa hanno fatto di male i pensionati e gli anziani per essere trattati così". Il ritardo del pagamento delle pensioni potrebbe causare loro solo nuove problematiche nella ricerca di una nuova organizzazione dei giorni in cui corrispondere i versamenti delle scadenze (affitto, mutui, prestiti, finanziamenti, tasse, utenze domestiche), al momento concentrati proprio nei primi giorni del mese.



Dure reazioni anche dal Codacons.

Il presidente Carlo Rienzi ha dichiarato che se la norma sullo spostamento del pagamento delle pensioni dal 1 al 10 del mese dovesse passare, il danno e disagi per i pensionati potrebbero essere enormi. Rienzi ha infatti giustificato il suo fermo disaccordo nel provvedimento della Legge di Stabilità nel ricordare che sulla data del pagamento delle pensioni fissato nel 1 del mese si basano numerose scadenze per i pensionati, stabilite proprio in quei giorni per avvantaggiare il pagamento regolare delle scadenze dovute. Non è di molto differente la situazione dei pensionati che non sono gravati da scadenza in quei giorni: il ritardo del pagamento dal 1 al 10 del mese potrebbe metter in difficoltà la liquidità degli anziani, fino ad arrivare alla possibilità di conti bancari in rosso e l'applicazione di commissioni bancarie in favore delle banche.



Pensioni dal 1 al 10 del mese: i consumatori

Il ritardo del pagamento delle pensioni dal 1 al 10 mese del mese è dunque per i Sindacati la soluzione per migliorare la situazione delle famiglie che non arrivano a fine mese (sono comunque trenta giorni da dover trascorrere con l'importo dell'assegno previdenziale) causando invece dei forti disagi nella gestione del pagamento delle scadenze. Per la Federconsumatori e l'Adusbef il provvedimento della Legge di Stabilità è un "sopruso nei confronti dei pensionati", fasce più colpite dalla crisi economica. Inoltre, continuano le associazioni dei consumatori, il vero danno che potrebbe derivare dallo spostamento del pagamento delle pensioni è nell'entrata di liquidità nei conti bancari: che gli anziani e i pensionati siano in molti casi coloro che aiutano le proprie famiglie ad arrivare a fine mese è un fatto incontestabile.