La Borsa è un mondo complicato. Un adagio recita: "molti la seguono (me compreso), ma pochi la fanno (veramente)". Il problema sta nel capire chi realmente "governa" la Borsa, quando le Istituzioni, cioè le Banche Centrali, si trovano a doversi confrontare con montagne di denaro, diciamo anche 2500 miliardi di dollari al giorno. Questa è infatti il giro d'affari del Mercato Valutario (Forex), senza calcolare le potenzialità dell'effetto leva!

L'attacco speculativo: come avviene?

In pochi ricordano cosa accadde alla Svezia con l'attacco speculativo del settembre 1992, quando aumentò il tasso overnight del 500% (lo speculatore pagava 500 volte in più il denaro prestato dalla Banca, con una perdita certa).

È uno scontro senza regole, a nervi scoperti e combattuto ad armi impari: se alla fine vince la banca, molti speculatori avranno comunque guadagnato dalle fasi di volatilità (il prezzo non deve per forza andare in una direzione, su o giù, l'importante è che oscilli parecchio); mentre, se alla fine vincono gli speculatori, il Paese dietro la Banca rischia il tracollo, avendo una moneta svalutata ed un'esposizione economica notevole rispetto al proprio debito: in pratica è in default.

Le Banche Centrali sono pur sempre le Istituzioni e possono definire le regole del gioco, avendo a disposizione diverse armi: 1) hanno riserve auree o di valuta estera; 2) possono variare i tassi ed 3) annunciano limitazioni al capitale.

L'ultima possibilità è indubbiamente la più potente offensiva allo shock valutario, ma è un'arma a doppio taglio e potrebbe portare al default.

La bufera su Mosca

Mosca, dopo aver bruciato oltre 100 miliardi di dollari, è passata al punto 2, cioè è arrivata ad alzare i tassi d'interesse al 17% (Bce ad oggi ha un tasso di rifinanziamento di 0,05%) dal 10,5% ben 650 punti base.

Ma le riserve di Mosca sono notevoli, circa 500 miliardi di dollari ed il fatto che possa attingere alle riserve auree, aumenta la possibilità di resistere e, dunque, il guadagno dello speculatore. Ci sono poi fattori esterni come le ulteriori sanzioni in arrivo dagli Stati Uniti che farebbero avvitare il debito russo su se stesso.

Il guadagno dello speculatore

Lo speculatore in questo momento non fa altro che vendere rubli e comprare dollari per assicurarsi un guadagno certo, nel brevissimo periodo (ipotizzando un'ulteriore svalutazione del rublo). Ad esempio ieri il cambio rublo/dollaro è passato da 60 a 90 (con picchi di 100). Lo speculatore con questo giochetto guadagnava 30 rubli per ogni operazione. Considerando poi l'effetto leva il guadagno veniva facilmente moltiplicato per 200 o 300.

Chi vincerà? Difficile dirlo. Di certo la politica di tassi alti non potrà durare a lungo o la Russia avrà perso in partenza: il Paese si sta indebitando decine di volte più rapidamente rispetto alle proprie possibilità.