L'Italia torna a respirare: si sentono gli effetti della ripresa. Si toccano con mano i progressi fatti, a seguito di molti interventi, tra cui quelli recenti dei mutui, grazie anche a Bruxelles. Altri aiuti a giovani professionisti, riduzioni di tasse, oltre a tante altre misure adottate. In occasione della novantunesima giornata mondiale del risparmio, sono affiorati dati molto interessanti per la nostra economia. Si è scoperto che, dopo anni di crisi del settore edile, comincia a notarsi un vero cambio di tendenza. I segnali sono netti: dal 24% del 2014, la quota di investitori del mattone sale al 29% nel corrente anno, e tutto lascia prevedere che continuerà la risalita.

Nuove normative

Maggiore chiarezza. Le banche, nella stipula di finanziamenti sugli immobili, sono tenute ad osservare la direttiva europea sui mutui (2014/17/EU). Si rende obbligatorio da parte dell'istituto di credito informare il cliente, prima del contratto, delle condizioni a cui è sottoposto il contratto stesso, rendendo di fatto obbligatorio l'ESIS (European Standardised Information Sheet). Per evitare che il tasso di interesse possa nascondere insidie, è necessario evidenziare il Taeg che racchiude la somma di tutti i costi relativi. Questo consente di comprendere il costo effettivo dell'operazione e non avere successive sorprese.

Maggiore chiarezza nei contratti

È comunque consigliabile, al momento della stipula del finanziamento,chiedere le seguenti verifiche:

1) Prova dell'ESIS;

2) In caso di mutuo a tasso variabile, chiedere un paio di ipotesi del piano di rientro, nel caso di interessi più alti;

3) Fare inserire una clausola per allungare il periodo di rimborso del mutuo;

4) Il mutuatario non è tenuto a prendere pacchetti aggiuntivi a quello del mutuo.

La normativa è molto più chiara, ed i mutuatari sono più fiduciosi nell'affrontare le operazioni bancarie. In questo momento vi sono una serie di offerte di mutuia tassi bassissimi, come non si era mai visto prima d'ora.

Si parte da mutui garantiti dallo Stato al 50%, fino alla somma di 250.000 euro, a quelli agevolati della Cassa Depositi e Prestiti.

È questa la strada giusta per risollevarci. Ricordiamo che una coppia spende molto meno a pagare il mutuo, che non a pagare l'affitto. Siamo sulla buona strada, e l'edilizia sarà come sempre, com'è già accaduto in passato e come accadrà nel futuro, il nostro cavallo di battaglia.