La crisi economica, partita dall'America negli anni scorsi, ha concluso il suo ciclo, e si è finalmente sgonfiata. La Federal Reserve, in previsione di una futura inflazione intorno al 2%, nei prossimi due anni e mezzo, ha aumentato i tassi d'interesse dello 0,25%. Il primo aumento dal giugno 2006, e al livello minimo dal 16 dicembre 2008, a dimostrazione della tornata normalità, nel mondo economico americano. I listini festeggiano anche l'aumento del petrolio e dell'indice Zew tedesco, oltre le previsioni. La politica economica americana, attuata negli ultimi anni, ha dato ottimi risultati,ed è riuscita a capovolgere il trend, realizzando eccellenti traguardi specialmente per quanto riguarda la creazioni di nuovi posti di lavoro, che sono cresciuti oltre le previsioni.

Riforme strutturali

Ora, per i prossimi due anni, l'America si dovrà dedicare alle riforme strutturali, di cui ha tanto bisogno. Si tratta di impegni che hanno bisogno di un dibattito pubblico, con l'intervento di tutta la politica. Sono riforme diverse da quelle europee, ma sicuramente importanti,per una nazione così popolosa. l'America si dovrà occupare della riforma principale,che è quella di eliminare il dislivello tra classi ricche e medie. Risultati che si possono ottenere con una riforma fiscale, in grado di ridistribuire il reddito in modo più giusto, ed un sistema sanitario che si adegui ai parametri europei. E da ultimo, modifiche sostanziali alla finanza speculativa,perché guardi lontano negli anni.

Impegno per sanare le contraddizioni

Si tratta di un problema impegnativo, la cui soluzione richiede un governo con una solida maggioranza politica. Probabilmente, se ne parlerà dopo le elezioni presidenziali del prossimo anno. Nella società americana, come in genere in tutte le società, quando affiorano crisi economiche, si evidenziano le contraddizioni in modo molto chiaro.

Negli ultimi 40 anni, la classe media è stata superata dalla somma delle fasce,più o meno,abbiente con 120,8 contro 121,3 milioni, creando non pochi squilibri sociali. Il reddito delle classi medie è sceso del 4% negli ultimi 14 anni,ed un cittadino su 5 è a rischio povertà. Nelle società globalizzate i problemi sono comuni a tutti,e la soluzione diventa sempre più difficile.