Il fisco "dovrà affinare sempre di più la qualità dei controlli, evitando lo spreco di energie in contestazioni puramente formali o di ammontare esiguo e concentrandosi piuttosto su concrete e rilevanti situazioni di rischio".

Ecco il rivoluzionario testo dell'ultima circolare dell'Agenzia delle Entrate così come comunicato dall'Ansa nella serata di ieri 28 aprile. Le parole della direttrice dell'Agenzia delle Entrate preannunciano una vera rivoluzione nel rapporto critico e spesso tragico tra l'ente di riscossione statale e i cittadini.

Mettersi nei panni dei cittadini, il nuovo dictat del fisco che parte dagli studi di settore

Alla viglia della dichiarazione dei redditi, la prima modifica nella gestione dei controlli fiscali dovrebbe riguardare i tanto odiati "studi di settore". Gli studi in questione stabiliscono di fatto dei parametri all'interno dei quali i professionisti devono rientrare, cioè il fisco stabilisce ad esempio che un'attività commerciale in un certo posto e con determinate caratteristiche debba guadagnare un importo prestabilito. Se l'attività esce da quei parametri scattano i controlli. Adesso, stando alla nuova circolare, gli studi di settore non vengono aboliti, tuttavia diventano "presuntivi", cioè da dimostrare.

In sostanza se un'attività devia da quelli che sono i limiti stabiliti dalla legge, il fisco dovrebbe chiedere all'attività stessa una collaborazione per capire (prima di far scattare le sanzioni) cosa abbia portato alla deviazione (cioè perché una ditta abbia guadagnato meno di quello che ci si aspetta).

Stop all'accanimento sui piccoli importi e lotta senza quartiere alle grandi evasioni

Benché la nuova circolare specifichi cambiamenti che in teoria dovrebbe già essere attivi (come appunto la lotta senza quartiere alla grande evasione), proprio su questi punti batte l'Agenzia delle Entrate. E' la stessa Rossella Orlandi, direttrice dell'Agenzia, a scrivere in una letteraai dipendenti "Bisogna cambiare mentalità, mettersi nei panni dell'altra parte.Evitare adempimenti inutili e burocratici. Uno sgravio o un rimborso sulla cui spettanza non vi siano dubbi devono essere eseguiti senza indugi o ritardi".

Parole che fanno ben sperare tutti quei cittadini che vedono attendere anni per riceveresomme a loro dovute ma che vengono letteralmente vessati anche per importi minimi da corrispondereimmediatamente.

L'attacco a Striscia la Notizia: non ci hanno mai contattati per gli accertamenti sugli immobili

Una frecciata della direttrice Orlandi è riservata infine alla nota trasmissione da sempre schierata dalla parte dei cittadini. Secondo la Orlandi la redazione di Striscia darebbe voce solo ai contribuenti che riportano disservizi e disagi, senza concedere all'Agenzia chiamata in causa la possibilità del contraddittorio. Il riferimento va ai recenti servizi di Striscia sugli accertamenti agli immobili.

Dura la reazione della Orlandi che ha dichiarato "Non ho voluto contribuire ad alimentare la polemica...anche se i casi che siamo riusciti a individuare...non contenevano nostri errori ma solo una errata rappresentazione da parte degli autori del servizio". Per questo si è rivolta all'autorità giudiziaria. Buone notizie per i cittadini? Speriamo sia la volta buona.