Un impero colossale capace di produrre un fatturato annuo che supera i 16 miliardi di dollari. Oltre 1.600 centri commerciali e negozi in 700 città tra Cina, Giappone ed Hong Kong che operano nella vendita al dettaglio di prodotti elettronici ed elettrodomestici. Una rete di e-commerce tra le più sviluppate del mondo, in cui vengono messi in vendita anche libri e prodotti per bambini. Sono alcuni dei numeri della "Suning Commerce Group", potente multinazionale fondata in Cina, a Nanchino, da Zhang Jindong nel 1996. Con il recentissimo acquisto della maggioranza delle quote azionarie dell'Inter, irrompe a spron battuto nello sport italiano.

Le sue fortune iniziano negli anni '90

Zhang Jindong ha 53 anni, una laurea in letteratura ed un passato da operaio in un'industria tessile. Nel 1990, insieme al fratello, apre un negozio di climatizzatori. Sei anni dopo, grazie ad una serie di brillanti accordi commerciali, la sua rivendita si trasforma nella Suning e nel giro di quindici anni diventa la nona azienda del Paese, titolare di oltre il 20 per cento di prodotti elettronici entro i confini cinesi. I suoi investimenti nel mondo dello sport partono dall'emittente televisiva online PPTV, che trasmette soprattutto eventi sportivi. Nel dicembre del 2015 ha acquistato lo Jiangsu, squadra della massima serie cinese, sborsando 73 milioni di euro.

All'inizio di quest'anno ha destato scalpore la faraonica campagna acquisti che ha portato a vestire la casacca biancazzura giocatori del calibro dei brasiliani Ramires ed Alex Teixeira. Complessivamente il gruppo Suning nell'ultima sessione di calciomercato ha sborsato qualcosa come 101 milioni di euro. L'imprenditore cinese ha un patrimonio personale stimato in 4 miliardi di dollari ed è il 403° uomo più ricco del mondo secondo la classifica di "Forbes".