Un segnale veramente importante per il nostro paese, che lascia buone speranze per il futuro: l'ultimo trimestre ha segnato una svolta per l'italia, che ha registrato ben lo 0,3% di crescita del Pil nazionale. Con la crisi economica degli ultimi anni, questo segnale è sicuramente incoraggiante, anche se gli analisti avvisano: verso fine anno si avrà un rallentamento della crescita.
Crescono l'industria e il terziario in Italia
Un dato forse preoccupante riguarda la rilevazione dell'Istat sui settori che in Italia stanno sempre più crescendo: infatti, mentre il secondario e i servizi stanno attraversando una fase di forte ascesa, cala il settore agricolo, e questo nonostante non manchino iniziative a sostegno dell'agricoltura nel nostro paese. Sicuramente si tratta di un dato negativo per una realtà come la nostra, che ha la necessità di rivalutare al meglio la produzione agricola e quello che il territorio italiano può offrire, circostanza che, purtroppo, non sempre si verifica.
La delusione della Germania rispetto all'Italia
La positiva crescita economica dell'Italia si contrappone ad una tendenza opposta da parte della Germania: infatti qui la crescita è rallentata, passando dallo 0,4% del secondo trimestre, allo 0,2% attuale. A penalizzare fortemente lo Stato tedesco è stato un calo del commercio estero, settore che da sempre è stato la colonna portante della Germania (mentre rimangono stabili i consumi interni, che tuttavia non hanno la stessa rilevanza per il Paese guidato dalla Merkel). Già in passato era emersa una tendenza ad una migliore gestione dei conti pubblici da parte dell'Italia rispetto alla Germania, e i dati recenti sembrano confermare una potenziale maggiore efficienza economica del nostro paese.
La replica di Renzi sulla crescita dell'Italia
Renzi non ha tardato a replicare alle analisi condotte dall'Istat, dichiarando che mentre con le riforme sale il Pil, senza di esse sale lo spread. Secondo il ministro dell'economia Padoan, i segnali sono sicuramente incoraggianti, ma occorre accelerare, soprattutto in previsione di quanto affermato dagli analisti, ovvero che la crescita dell'Italia è destinata a rallentare verso la fine dell'anno, facendo così pensare ad una fase transitoria, piuttosto che ad un reale avvio di uscita dalla crisi. Resterà da vedere chi avrà effettivamente ragione, e se realmente le manovre di Renzi si riveleranno efficaci per portare in Italia un nuovo progresso economico duraturo.