Nell'ultimo periodo si è discusso molto sulla possibilità per il Gruppo Mediaset di valutare la cessione del ramo pay-per-view ad altre aziende, al fine di concentrare maggiormente gli investimenti sulle reti televisive a diffusione libera. Tra le possibili candidate, il Gruppo Vivendi francese e Sky (che, dall'acquisizione di Mediaset Premium, arriverebbe da una parte ad arricchire ancora di più la propria offerta televisiva, e dall'altra si sbarazzerebbe definitivamente di un accanito competitor).

Tuttavia niente di tutto questo verrà realizzato: risulta infatti che il gruppo del Biscione non sia interessato alla cessione di un ramo di servizi tanto redditizio, quanto sempre più in crescita (se si pensa soprattutto alle esclusive ottenute sulla Champions).

Mediaset Premium rimarrà al suo posto

Dal 25 luglio scorso Mediaset non ha più avuto alcun contatto con il Gruppo Vivendi, ovvero dalla data esatta in cui il gruppo francese ha deciso di rinunciare all'opportunità di acquisto del ramo pay-per-view del Biscione. Allo stesso tempo, non risultano in essere trattative con Sky per una possibile cessione di Premium al Gruppo Murdoch, fatto che sarebbe risultato quasi in un monopolio di Sky in Italia per quanto riguarda il settore della tv a pagamento. Mediaset, in sostanza, non cederà Premium a nessun altro gruppo televisivo.

Mediaset si esprime sull'andamento delle reti pay-per-view

In una presentazione dei servizi Premium l'amministratore delegato di Mediaset Franco Ricci ha lamentato la presenza di un numero di abbonati inferiore rispetto alle aspettative: solo 2 milioni, mentre l'obiettivo prefissato era quello di raggiungere circa 2 milioni e 200 mila utenze attive.

Il risultato atteso per la fine del 2016 è quello di una chiusura in perdita, dopo la quale si prefiggerà l'obiettivo del lancio di una nuova campagna promozionale per i servizi Premium. Nel frattempo per la rete pay-per-view del Biscione vi sono sicuramente novità interessanti in vista: infatti vi è in ballo la presenza di un nuovo azionista del ramo Premium da una parte, mentre dall'altra si sta avvicinando il periodo delle aste per la concessione dei diritti sulla trasmissione degli eventi calcistici della Serie A e della Champions League.