L’Agenzia delle Entrate a proposito delle ristruttutazioni edilizie ha pubblicato un nuovo vademecum con tutte le novità di quest’anno. Vediamo quindi punti più importanti della guida relativa al bous ristrutturazioni esteso fino al 2017.

Ricordiamo riguardo gli adempimenti che per accedere ai bonus è necessario avere:

  • una fattura relativa alle spese sostenute;
  • un bonifico parlante, indicante la causale del versamento, CF del beneficiario, i dati del richiedente la detrazione, il numero e la data della fattura

C’è bisogno anche di una dichiarazione di ristrutturazione da cui risulti la data di inizio lavori.

Cosa dice l’Agenzia delle Entrate

Iniziamo con il dire che è stato prorogato per tutto il 2017 anche il bonus pari al 50% relativo all’acquisto di elettrodomestici e mobili sempre che l’intervento di ristrutturazione abbia avuto inizio dal 1° gennaio 2016. Si tratta in particolare di una detrazione per grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni) e componenti della cucina (basi, credenze, ecc)

Ricordiamo che la legge di bilancio 2017 ha prorogato al 31.12.2017 la possibilità di usufruire della detrazione Irpef (al 50%), confermando però il limite massimo di spesa pari a 96.000 euro per unità immobiliare interessata da ristrutturazione. Dal 1° gennaio 2018 invece la detrazione tornerà al 36% e con il limite di 48.000 euro.

Il bonus ristrutturazioni edilizie incide su tutte le spese sostenute per la ristrutturazione di abitazioni e parti comuni degli edifici residenziali situati in Italia.Tra le altre novità messe in evidenza nella guida ricordiamo che l’agevolazione può essere richiesta per le spese sostenute nell’anno da chi le ha sostenute, secondo il criterio di cassa.

Possono beneficiare delle detrazioni fiscali Irpef 2017:

  • locatari o comodatari
  • nudi proprietari e proprietari
  • titolari di un diritto reale di godimento
  • imprenditori individuali, per gli immobili diversi dai beni strumentali o merce; soggetti indicati nell’articolo 5 del Tuir soci di cooperative divise e indivise

L’intestatario del bonifico o della fattura ha diritto alla detrazione, se è :

  • convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile
  • familiare convivente, ovvero il coniuge, il componente dell’unione civile (legge 76/2016), i parenti entro il 3^ grado

Un’altra importante novità riguarda il pagamento con bonifico.

Si considerano validi anche i bonifici effettuati tramite conti aperti presso imprese autorizzate ovvero istituti di pagamento. E’ però necessario che l’istituto, in qualità di sostituto d’imposta, versi la ritenuta d’acconto e la certifichi con il modello CU.

In tema di box auto pertinenziale, viene invece accordato il beneficio fiscale anche se è stato effettuato un pagamento prima della stipula dell’atto notarile, sempre che sussista un vincolo pertinenziale tra abitazione e box. Si ha diritto alla detrazione anche se il pagamento non sia stato disposto con bonifico, sempre che siano state indicate le somme pagate all’impresa nell’atto notarile.

Detrazioni per gli interventi antisismici

Per le misure antisismiche sono stabilite nuove regole, con maggiori benefici se la realizzazione degli interventi porti a una riduzione del rischio sismico dell’immobile.

Le percentuali di detrazione infatti sono più elevate se, dopo gli interventi, si arriva a una riduzione del rischio sismico tale da determinare il passaggio a una classe (fino al 70%-75% della spesa sostenuta) o a due classi di rischio inferiori( 80%- 85% per gli interventi condominiali).

Il limite massimo di spese non deve superare i 96mila euro. La detrazione si applica su tutti gli immobili di tipo abitativo e a quelli che servono ad attività professionali, agricole, anche non commerciali.Infine,l’agevolazione viene estesa anche agli edifici situati nelle zone a minor rischio sismico (zona 3).