Nuovi limiti sull'uso del denaro contante e rinnovo della voluntary disclosure (collaborazione volontaria). La legge di bilancio 2018 mirerebbe, alla possibile introduzione di importanti novità sulla gestione della moneta contante. Si tratterebbe di particolari misure, che punterebbero all'incentivazione dell'utilizzo della moneta elettronica, molto più facile da gestire, attraverso la sua tracciabilità e che meno si presta all'evasione fiscale.

Contante limitato e fatturazione elettronica: le possibili ipotesi nella prossima Legge di Bilancio 2018

Se allo stato attuale sono già previsti dei limiti per i pagamenti in contanti, nella prossima Legge di Bilancio, si dovrebbe andare ancora oltre, introducendo la fatturazione elettronica obbligatoria per tutti anche tra i privati con una ulteriore stretta alle compensazioni dell'Iva. La fatturazione elettronica, allargata anche ai privati, darebbe la possibilità di giungere alla totale tracciabilità di denaro, a vantaggio del Fisco e nello stesso tempo diminuirebbero, in automatico, le transazioni effettuate in contanti. In questo modo sarebbero eliminati, anche per il contribuente, moltissimi adempimenti di tipo fiscale, come la comunicazione delle liquidazioni Iva e lo spesometro.

Sanatoria del Governo sui contanti non dichiarati: di cosa si tratta?

Tra le varie ipotesi che il Governo, starebbe valutando, per la lotta all'evasione fiscale ci sarebbe anche quella di una possibile sanatoria del contante. L’obiettivo della prossima legge di Bilancio nel 2018 sarebbe quello di riuscire a racimolare circa 200 miliardi di euro, estremamente necessari per far quadrare il bilancio del Governo ed equilibrare la ricrescita economica del Paese.

Tra le novità che starebbe pensando di introdurre il Governo vi sarebbe la riproposta della voluntary disclosure, che in questo caso si baserebbe sulla possibilità di far venir fuori contanti, non dichiarati e detenuti in cassette di sicurezza. Si tratterebbe, appunto, di una notevole cifra stimata intorno ai 200 miliardi di euro che attualmente risultano non dichiarati ed evasi al controllo fiscale.

Aderendo alla sanatoria del contante sarà previsto il pagamento di una imposta di tipo forfettario, con il vincolo, da parte di chi vi aderisce, di investire una parte del denaro in titoli di Stato. Si tratterebbe di una misura già annunciata in altre occasioni e ampiamente criticata, poiché, rischierebbe attraverso il condono, di rendere regolare denaro che invece, potrebbe provenire da situazioni poco lecite.