Tutti conosciamo il celebre motto secondo il quale "è impossibile essere sicuri di qualcosa al mondo, se non della morte e delle tasse". La citazione è generalmente attribuita a Benjamin Franklin (mentre secondo altri il vero autore sarebbe Christopher Bullock), ma sulla questione c'è ben poco da aggiungere. Ad essere invece oggetto di un'accesa discussione, ormai a poco tempo dalla riapertura delle urne, è come le tasse andrebbero pagate. Ed è qui che si introduce quello che ormai sta diventando un vero e proprio tormentone delle ultime settimane, ovvero la proposta di una modifica profonda del sistema impositivo attraverso la creazione di una Flat tax (tassa piatta).

Il centrodestra rilancia l'aliquota unica promettendo una versione progressiva

La nuova proposta di riforma è stata lanciata dal centrodestra, che promette la sua applicazione mantenendo comunque garantita una progressività impositiva. Tradotto in pratica, nelle intenzioni dovrebbe comunque essere presente un'area di esenzione, per garantire a chi percepisce redditi bassi di non dover versare nulla al fisco. Secondo le ultime dichiarazioni in arrivo dal leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, l'aliquota finale potrebbe essere definita attorno al 23%, mentre la cosiddetta no-tax area potrebbe salire fino a toccare le 12mila euro l'anno. La tassa piatta sarebbe quindi applicata solo sulla cifra eccedente tale importo, mentre la sua progressività sarebbe garantita dal sistema di detrazioni e deduzioni.

Resta però da comprendere come saranno reperite le coperture della misura. Al momento le ipotesi vanno da un nuovo piano di privatizzazioni alla riduzione dell'elusione e dell'evasione fiscale, resa sconveniente dal taglio dell'aliquota.

Per la sinistra la nuova proposta "è da bacchetta magica"

Non si è fatta però attendere la risposta della sinistra, che risulta fortemente critica sia in merito alla sostenibilità che alla ingiustizia sociale alla base di un'aliquota unica.

"Quando si abbassa una tassa ci vuole una copertura che si deve mettere sul piatto", ha evidenziato il Ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, esprimendo la propria opinione dopo la riunione dell'Ecofin. Secondo l'esponente democratico, la flat tax "fa parte delle proposte che chiamo bacchette magiche o fatine blu, perché sono miracolose, spesso divertenti da ascoltare".

Ma Padoan evidenzia anche l'incognita riguardante il peso che una simile iniziativa potrebbe avere sul bilancio pubblico, spiegando che in Europa "c'è preoccupazione" sugli scenari d'incertezza che caratterizzano il post elezioni in Italia.

A dividere le due posizioni resta il grande clima di incognita

Stante la situazione appena descritta, quello che emerge è la grande polarizzazione presente al momento sulle proposte fiscali riguardanti i due poli. Se il centrodestra propone una "terapia choc" (flat tax e privatizzazioni) in grado di dare discontinuità all'attuale sistema fiscale, economico e di welfare, la sinistra rivendica la stabilità offerta dalla politica razionale e contenitiva degli ultimi anni, proponendone l'estensione anche per i prossimi anni.

Tra i due contendenti resta poi il programma economico del Movimento 5 Stelle, che prevede la creazione di un reddito di cittadinanza, il taglio delle pensioni d'oro ed il rilancio delle PMI. Un modello che il candidato Premier Luigi Di Maio non a caso definisce "né di destra, né di sinistra". Per capire come andrà a finire, non serve attendere poi molto. Agli italiani toccherà presto dire l'ultima parola sulla vicenda, consapevoli che l'unica certezza resta quella attribuita al grande Franklin all'inizio dell'articolo: dalle tasse e dalla morte non si scappa.

Come da nostra prassi, restiamo a disposizione dei lettori nel caso desiderino aggiungere un nuovo commento nel sito in merito alle ultime novità che abbiamo riportato. Mentre per ricevere le prossime notizie di aggiornamento ricordiamo di utilizzare la funzione "segui" disponibile in alto, vicino al titolo dell'articolo.