Margarethe Vestager non a caso è stata messa sulla copertina dell'inserto di oggi del Corriere della Sera. Con lei figurano altre due donne, Stefania Bariatti e Claudia Parzani: rispettivamente, presidentessa Mps e di Allianz Italia. Non è un caso, perché, se è vero, come recita Il Corriere, che sarà "donna" l'economia del 2018, la Vestager ha tutte le carte in regola per rappresentare a pieno titolo la portavoce del nuovo anno in fatto di economia. Lo dice il suo curriculum, innanzitutto, ma lo dice anche il coraggio(femminile, di qui la svolta del 2018) di sfidare multinazionali hi-tech come Google, Facebook e Apple.

Chi è Margarethe Vestager

Classe 1968, è nata in Danimarca (Glostrup), dove si è laureata in Economia. Diventata vice premier e ministro dell'Economia nel 2011, ha guidato un partito social-liberale di centro (la Sinistra Radicale). Dal 2014 è diventata Commissario europeo alla concorrenza. E' soprattutto in questo ruolo che ha fatto parlare di sé, sfidando le Multinazionali di Google, Facebook e Twitter, che ha accusato di aver favorito la diffusione di fake news, influenzando così l'esito delle ultime presidenziali USA. Mentre, con la stessa dinamica, i tre colossi dell'informazione, avrebbero reso agile l'intervento di forze esterne (la Russia di Putin) per condizionarne il risultato definitivo.

Il rapporto tra mercato e politica secondo la cosiddetta 'Lady Europa'

La Vestager ha meritato il titolo di 'Lady Europa' per il suo recente passato in difesa delle leggi di mercato europee contro il liberismo senza controllo delle Multinazionali americane dell'informazione: Google, Facebook e Twitter. In particolare, l'attuale Commissario europeo danese ha sfidato apertamente i colossi americani sul campo strettamente economico, contestando cioè l'evasione fiscale in Europa.

E' stato grazie alla sua denuncia apertamente espressa - l'ultimo Web Summit si è svolto a Lisbona in presenza degli stessi 'accusati' - che ora queste multinazionali sono state multate e invitate a pagare al fisco gli arretrati evasi. Il mercato, ha dichiarato la Vestager, è bene che sia libero; occorre però che la politica intervenga per far rispettare le regole.

In assenza delle quali, "a decidere è la legge della giungla, cioè la legge del più forte."

Nuova direttiva contro l'evasione fiscale

Risale al suo ultimo intervento alla Bocconi di Milano l'annuncio dettagliato sulla nuova direttiva in materia di contrasto all'evasione fiscale. La Vestager ha annunciato che nel 2019 entrerà in vigore una nuova legge per contrastare l'elusione del fisco. Tale intervento consentirà alle autorità di riscuotere circa 50 mld di euro, corrispondente alla cifra persa ogni anno a causa dell'evasione. Le Multinazionali saranno infatti obbligate, non solo a fornire informazioni dettagliate sulle tasse pagate a ciascun Paese dell'Unione; ma anche a rendere conto delle rispettive attività ivi svolte.

Lotta al trattamento agevolato

La Vestager ha sfidato i giganti della Terra, ma non si è limitata a questo.

Nello specifico, è entrata nel cuore del problema come nessuno prima di lei aveva osato fare. Di qui, il valore e quindi il merito di candidarsi alle prossime presidenziali del 2019. A lei, infatti, il riconoscimento per la proposta di eliminare il trattamento fiscale agevolato. Concedere agevolazioni ad alcune aziende - ha detto la Vestager - è controproducente e provoca un mal funzionamento della concorrenza. Il suo riferimento è stato rivolto a Apple, Amazon, Fiat e Starbucks e al fatto di aver ricevuto aiuti di fatto illegali. Multinazionali che, ha argomentato il Commissario danese, anziché impegnarsi per soddisfare i bisogni dei clienti consumatori, avrebbero ingaggiato lotte per ottenere maggiori sussidi.

Con la conseguente formazione di monopoli e dell'uscita dal mercato delle imprese non più competitive. Tutto questo, ai danni dei consumatori che si sono visti privati dei benefici derivanti dalla libera concorrenza: prezzi bassi, più scelta e un miglior accesso ai prodotti di ultima generazione.