Se fossimo in Svezia dovremmo pagare con bancomat o carta di credito anche il biglietto del bus. E ci ritroveremmo in locali e bar "cash free", in cui non si accettano contanti. Nel Paese Nordeuropeo solo il 2% dei pagamenti si fa con monete e banconote. Una percentuale che in Italia sale all'83%: amiamo ancora tanto il cash, anche se i pagamenti elettronici e i pos in uso nei negozi sono in aumento

Da quest'anno le cose cambiano: entra in vigore infatti il decreto di recepimento della cosiddetta PSD2 (seconda direttiva sui pagamenti 2015/2366), che finalmente le introduce e che ha l'obiettivo di incentivare i pagamenti elettronici (il decreto include anche altre novità).

Quanto costa ai negozianti accettare la carta?

Le commissioni variano in base al tipo di carta con cui paga il cliente: Pagobancomat, Visamastercard, Carte di debito (Visa electron, Maestro, Mastercard). Non si paga quasi nulla con forme alternative di pagamento, come le app indicate, che funzionano via smartphone.

Via smartphone costa meno

Non stupisce che stiano iniziando a diffondersi sempre più sistemi di pagamento alternativi, via smartphone, che praticamente eliminano questi costi: alcuni esempi sono Satispay e Tinaba, che attraverso una app collegata al conto bancario o a una prepagata da caricare permettono di pagare nei negozi. Le nuove norme europee finalmente danno una disciplina precisa a questi operatori: un passo importante, che riconosce la libertà di concorrenza e aumenta quindi le possibilità di risparmio, ma nel rispetto di regole precise che prima non c'erano.

Le norme prevedono anche nuove figure che potranno offrire agli utenti servizi personalizzati.

Le altre novità di quest'anno

Tra le novità del 2018, si ribadisce finalmente il divieto totale di far pagare una quota aggiuntiva al cliente quando paga con carta di credito o debito; si elimina così anche una norma che consentiva alle aziende di pubblicizzare prezzi "civetta" più bassi per attirare i clienti che poi - scelto un certo strumento di pagamento - si ritrovavano nella maggior parte dei casi a dover pagare di più.

Altri miglioramenti in vigore dal 2018: se la carta o un altro strumento con cui si paga, quindi anche lo smartphone, viene usato in modo illecito da altre persone, la cifra per cui l'utente è responsabile, prima che se ne renda conto e blocchi tutto in banca, scende da 150 euro a 50 euro, il resto deve essere rimborsato. Ad aumentare la sicurezza dei pagamenti online si aggiunge anche la "strong authentication": oltre alla password, ci dovrà sempre essere un secondo codice "usa e getta" generato per ogni singola transazione.

Infine - una novità già in vigore dal novembre scorso - sono ora possibili con alcune banche i bonifici istantanei: in generale per l'accredito si deve aspettare alcuni giorni, ora basteranno 10 secondi. Il sistema diventa quindi una buona alternativa alle carte per fare i pagamenti online. Le prime banche a permetterlo sono Banca Sella, Intesa San Paolo e Unicredit. Le ultime due nel momento in cui scriviamo permettono solo di riceverli; Banca Sella anche di farli, al costo di 2,30 euro (i bonifici online tradizionali sono gratuiti).