Si è svolto ieri a Bruxelles l'incontro tra la Commissione Europea e gli esperti del settore riguardante le regolamentazioni sulle criptovalute; si è presa la decisione di attendere il G20 che si svolgerà nel luglio dell'anno corrente a Buenos Aires, di conseguenza i lavori di regolamentazione potrebbero partire in seguito al G20 Argentino con l'inevitabile slittamento dell'attuazione delle regolamentazioni previste probabilmente nei primi mesi del 2019. Il vicepresidente della Commissione Europea Valdis Dombrovskis ha dichiarato che l'Unione Europea continuerà a monitorare il mercato delle criptovalute Europeo ed Internazionale, poiché sarà fondamentale agire in base alle opportunità e ai rischi che codesto mercato innovativo offre agli investitori, inoltre l'Unione Europea terrà aperte le porte del confronto con i governi asiatici (Cina e Corea del Sud in primis) che hanno già precedentemente deciso di regolamentare il mondo delle criptovalute.

Pro e contro delle cripto secondo la Commissione EU

Secondo la Commissione Europea, la tecnologia della blockchain, che sta alla base della rivoluzione del mercato delle criptovalute, è una finestra di innovazione utile per il futuro dei mercati finanziari, fornirebbe quindi all'Unione Europea un futuro competitivo, motivo per il quale tale tecnologia dovrebbe essere utilizzata ed implementata al più presto; bisogna però tenere d'occhio l'alta volatilità del mercato delle criptovalute, in quanto è oggetto di speculazione che impatterebbe sugli investitori con enormi rischi di perdita dei propri capitali investiti. Attenzione anche alla parentesi sul riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite e su quest'ultimo punto la Commissione Europea ha sottolineato che gli cambi in monete virtuali ed i fornitori dei wallet (ovvero i portafogli elettronici) dovrebbero essere soggetti alle direttive sul riciclaggio.

Tutto ciò porterà sicuramente ad una regolamentazione su scala Internazionale, ma senza tralasciare le note positive che la Commissione europea prevede nell'implemento di codeste tecnologie, poiché faranno parte di una rivoluzione che agirà e cambierà sicuramente l'approccio ai servizi digitali in svariati ambiti, come quello sanitario, bancario, assicurativo e nella gestione dei servizi pubblici per il cittadino. La nuova rivoluzione digitale è in atto e restiamo in attesa delle news sulle regolamentazioni previste per il 2019.