La polemica sui rincari delle bollette dovuti ai morosi che non hanno pagato non sembra placarsi, eppure sempre dal fronte "energia e gas", arrivano notizie positive per gli italiani. Dal primo marzo, infatti, non si riceveranno più maxi bollette con cifre davvero consistenti da pagare per conguagli o arretrati, spesso dovute alla negligenza delle stesse società eroganti. Da giovedì, quindi, entrerà definitivamente in vigore quanto previsto dalla legge di bilancio 2018 e che riguarda gli importi non ordinari delle bollette dei fruitori salvaguardando soprattutto famiglie e piccole imprese.

In sostanza i pagamenti Enel andranno in prescrizione già dopo soli 2 anni e non dopo 5 anni come era previsto dalla legge prima in vigore.

Stop ai maxi conguagli, ecco cosa cambia dal 1° marzo

Questa modifica, entrata in vigore con la recente legge di bilancio, è spiegata da una delibera dell’Arera, ovvero l’Autorità di regolazione per Energia, reti e Ambiente, e punta a favorire il consumatore limitando i ritardi nella fatturazione che a volte superavano di gran lunga i due anni, presentando così all’ignaro fruitore bollette Enel con cifre astronomiche. Dal primo marzo invece la compagnia elettrica sarà obbligata ogni due anni a controllare eventuali conguagli e ad avvisare il cliente con un congruo anticipo, di un minimo di 10 giorni rispetto alla data di scadenza dei pagamenti.

Cosa succede per i conguagli arrivati dopo 2 anni?

Qualora la compagnia elettrica a cui siete abbonati invii una fatturazione per periodi di consumo antecedenti ai due anni previsti dalla legge di bilancio (ad esempio se trovate in corrispondenza dei pagamenti la data 2015) il consumatore può non pagare e presentare reclamo subito o pagare per evitare che il venditore possa privarlo del bene contestato, ma successivamente essere legittimato ad ottenere il rimborso del pagamento e a procedere con un ricorso all’Antitrust affinché ci sia un reclamo contro la compagnia.

Insomma questo stop dei maxi conguagli ha come prima finalità quella di proteggere sia le famiglie sia le imprese dal ritrovarsi bollette che costringono a pagare cifre di gran lunga superiori alla norma a causa di ritardi o blocchi di fatturazione dovuti a problemi o errori commessi dalle società eroganti.

Dopo la polemica sui rincari dovuti ai morosi (che ricordiamo possono ammontare a un massimo di 2 euro e non 35 come specificato dalla stessa Enel) la notizia dello stop ai maxiconguagli non può che far piacere agli italiani.