Sono giorni dove il dibattito è acceso più che mai. L'Italia vuole conoscere chi sarà a formare il governo che, tra qualche settimana, si troverà a guidare un paese ha necessità assoluta di intraprendere un percorso di crescita. Gli scenari ipotizzati ad oggi sono molteplici.

Negli ultimi giorni era diventata concreta l'ipotesi secondo cui Salvini e Di Maio, subito dopo l'intesa per le elezioni dei presidenti delle Camere, avrebbero potuto clamorosamente scegliere di governare insieme. Una mossa politica che non è poi così fuori dalla logica, dato che porterebbe i due vincitori delle scorse elezioni a mettere un un esecutivo che avrebbe il compito di portare a termine i punti del programma in comune, per poi tornare alle urne e sfidarsi dopo aver messo in disparte tutti gli altri.

La promessa difficile da mantenere

Tra i punti in comune del programma delle due forze politiche c'è quello di fare la guerra alla Riforma fornero. In molti ricorderanno che quella venne considerata una riforma che scontentò tanti lavori che, a un passo dalla pensione, si trovarono a dover lavorare diversi anni in più. Una scelta che, com'è noto, portò alle lacrime del ministro e una vera e propria battaglia di forze politiche che, da allora in avanti, hanno provato a fare la guerra alla prospettiva del mantenimento di quella legge. Si trattò di misure che in qualche modo, sulle spalle dei lavoratori più anziani ad onor del vero, contribuirono a rendere meno drammatici i conti dell'Inps e a salvarlo da una situazione che sarebbe potuta diventare pesantissima.

Salvini e Di Maio: come faranno a risolvere la questione?

E' in arrivo il rapporto di Primavera 'Ageing Report' stilato dall'Unione Europea che delinea un quadro piuttosto complicato per i conti dello stato italiano. Sotto la lente d'ingrandimento, infatti, sarebbe finita proprio la spesa per l'assistenzialismo che, per volere dell'Ue, potrebbe generare la necessità di una Fornero bis.

Si tratterebbe quasi di una bomba pronta ad esplodere e che allontana in maniera decisa le prospettive volute da quelle che sono attualmente le maggiori forze politiche italiane. Di Maio vorrebbe riaffidarsi al sistema Quota 100 (almeno 64 anni e 36 di contributi), mentre Salvini ha come certezza quella di voler cancellare la Fornero. Riusciranno a mentere le promesse e a far quadrare i conti? Solo il futuro può rispondere a questa domanda.