L'Unità di Informazione Finanziaria (UIF) di Bankitalia ha stabilito che in breve tempo partirà una procedura per la segnalazione per tutti coloro che prelevano una somma in contanti superiore a 3 Mila euro. I prelievi allo sportello stanno diventando sempre più pericolosi per via delle moltissime truffe a scapito dei possessori di una carta prepagata o un conto corrente bancario. Oltre alle truffe, da ora, molti cittadini però non saranno contenti della novità che potrebbe partire già dalla fine di quest'anno.

Scopriamo tutti i dettagli sui controlli fatti dalla banca D'Italia.

Segnalazioni dopo i prelievi di contanti? Ecco cosa bisogna sapere

Tra fine del 2018 o l'inizio del 2019 pare che verranno controllati tutti i versamenti o i prelievi superiori a 3 mila euro, secondo quanto sancito dal decreto legislativo 90/2017, attraverso una segnalazione mandata dalle banche direttamente all'unità di Informazione Finanziaria della Banca D'Italia per le norme anti-riciclaggio. Ovviamente, nel tempo che va da oggi fino alla messa in pratica del decreto, Bankitalia si impegnerà a coinvolgere un numero sempre maggiore di banche, affinché esse acconsentano di inviare delle segnalazioni mensili per tutti quei conti che si apprestano a scambiare o ritirare denaro contante superiore a 3.000 euro.

Inoltre, con tutta probabilità tra qualche anno non solo il decreto potrebbe essere esteso anche ai bonifici verso i paesi esteri, ma è possibile che siano mandati controlli e segnalazioni anche per i prelievi di cifre minori.

Perchè questo decreto?

Il motivo che ha spinto la Banca D'Italia ad emanare il decreto sarebbe la lotta contro il riciclaggio del denaro sporco e l'usura.

Si è deciso di utilizzare questo metodo dal momento che gli italiani, a differenza di quanto avviene all'estero, tendono sempre a preferire i contanti a dispetto dell'uso delle carte per i pagamenti. Questo deriverebbe, probabilmente, da una mentalità ancora ferma ad un senso di sicurezza dato dai contanti, a questo si aggiunge anche il fatto che molti servizi e negozi non sono ancora adibiti ai pagamenti con pos e i cittadini più anziani ancora faticano ad accettare di scambiarsi l'euro in maniera più 'tecnologica'. Con questa manovra, dunque, la Banca d'Italia non solo mira a controllare e contrastare lo scambio di denaro sporco, ma cerca anche di incentivare l'uso delle carte di credito nel nostro paese.