Migliaia di dipendenti statali e degli enti locali stanno per tornare dalle ferie estive e potrebbero, finalmente, trovare risolta al loro rientro la questione dei buoni pasto, i ticket utilizzati per l'acquisto del pranzo che, all'interno della Pubblica Amministrazione, fanno parte della retribuzione del lavoratore. Il ministro della Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno, era intervenuta solo qualche giorno fa, definendo intollerabile una simile situazione e promettendo che si sarebbe trovata una soluzione definitiva in tempi strettissimi.
Ora sembra voler mantenere quella promessa.
Le dichiarazioni del ministro Bongiorno
Il ministro della Pubblica Amministrazione ha emesso una nota ufficiale proprio questa mattina 24 luglio 2018. In essa il ministro Bongiorno afferma di essere costantemente in contatto sia con le strutture competenti del ministero dell'Economia che della Consip, la centrale acquisti della Pubbica Amministrazione che si occupa dell'approvvigionamento dei ticket presso le aziende convenzionate.
Dai contatti intercorsi in questi giorni e dal tenore delle dichiarazioni del ministro sembra che si sia giunti ad una svolta significativa. Infatti, nella nota il ministro Bongiorno afferma che entro i primi giorni di agosto dovrebbe essere identificato un nuovo fornitore per i ticket restaurant che sostituisca la QuiGroup, l'azienda all'origine di questo scandalo e che rappresentava il maggior fornitore di buoni pasto nelle strutture centrali e periferiche della Pubblica Amministrazione, ma anche in molti Enti Locali regionali e comunali.
Ricordiamo, a completezza di informazione, che proprio in questo mese di luglio 2018 la Consip dopo un lungo travaglio, anche di carattere giuridico, aveva provveduto a revocare la Convenzione alla QuiGroup, la quale da tempo si trova in difficoltà finanziarie e aveva smesso di pagare gli esercenti che accettavano i suoi buoni pasto.
La situazione attuale
Il bisogno di un nuovo fornitore dei buoni pasto è estremamente sentito e la motivazione è duplice. Infatti, anche se siamo in periodo di ferie, dato che i buoni pasto possono essere utilizzati per qualsiasi tipo di acquisto alimentare, molto spesso i dipendenti della Pubblica Amministrazione li utilizzano anche per fare la spesa.
Ora che i ticket della QuiGroup non vengono più generalmente accettati, questi lavoratori si ritrovano decurtati di una parte consistente della retribuzione e, di conseguenza, con un potere d'acquisto diminuito. Dalle stime disponibili si tratta di circa 140 euro a dipendente.
Ma c'è anche un altro motivo fondamentale che, probabilmente, ha spinto per una accelerazione verso la soluzione definitiva. Si tratta del nuovo bando di gara della Consip da circa 1 miliardo di euro per la fornitura alle amministrazioni centrali e periferiche dei buoni pasto a partire dal 2019. Come abbiamo riferito nei giorni scorsi a questa gara era stata ammessa con riserva anche la QuiGroup, ma successivamente alla revoca della Convenzione da parte della Consip la sua ammissione è, ovviamente, decaduta.
Senza dimenticare che anche diverse associazioni dei consumatori hanno minacciato azioni legali se non si dovesse trovare una soluzione velocemente. Ecco, quindi, spiegato il motivo della nota ufficiale del ministro Bongiorno.