Le spese scolastiche sostenute per i figli sono detraibili dalla dichiarazione dei redditi nella misura del 19%, esattamente come avviene per le spese sanitarie che superano la soglia dei 129 euro. Ma mentre per queste ultime l’Agenzia delle Entrate ha ritenuto utile pubblicare una guida per consentire ai contribuenti di orientarsi nella giungla di tutte le possibili detrazioni, per quanto riguarda le spese per l’istruzione esistono solo una serie di indicazioni fornite in diversi momenti dall’Agenzia, tanto che circa la metà dei cittadini non è neanche a conoscenza di questa possibilità.
Non tutti sanno che le spese scolastiche sono detraibili
Al rientro delle vacanze estive la maggiore preoccupazione delle famiglie con figli in età scolare è senza dubbio quello di affrontare la consueta stangata del “caro scuola”. L’ansia per l’imminente spesa potrebbe essere sicuramente meglio gestita da una metà dei contribuenti che non è a conoscenza del fatto che le spese scolastiche sono detraibili dalla dichiarazione dei redditi.
La scarsa conoscenza è stata certificata dall’istituto di indagini statistiche Doxa al quale l’Osservatorio mensile di Findomestic ha commissionato un sondaggio sulle spese per l’istruzione. Ebbene, dall’indagine è emerso che il 41% degli italiani non è a conoscenza del fatto che può detrarre dall’Irpef le spese per la Scuola, mentre l’8% lo sa ma decide deliberatamente di non usufruirne.
Le spese scolastiche che danno diritto alla detrazione Irpef e documenti da conservare
Secondo le regole attualmente in vigore, possono rientrare nella detrazione Irpef del 19% le spese scolastiche connesse alla frequentazione di tutti gli istituti pubblici, sia pubblici che privati, dalle scuole materne fino alle superiori.
Il limite di spesa detraibile per ogni alunno è di 786 euro che si trasforma in un risparmio di circa 150 euro. A partire dal 2019 il tetto di spesa sarà portato a 800 euro per ogni alunno. Sono comprese nell’elenco delle spese detraibili:
- Tasse di iscrizione;
- mensa;
- servizi pre e post scuola;
- assicurazioni;
- gite;
- corsi extra scolastici organizzati dall’istituto frequentato (lingua, teatro, ecc.).
Tra le spese detraibili, una novità introdotta nel 2018 riguarda quelle sostenute per l’acquisto di sussidi a favore degli studenti affetti da disturbo specifico dell'apprendimento (DSA).
In questo caso la detrazione del 19% non prevede alcun tetto di spesa e la richiesta dovrà essere accompagnata non solo dalle ricevute relative alle spese sostenute ma anche da una documentazione medica che certifichi la funzionalità dell’acquisto in relazione alla malattia diagnosticata.
Per tutte le altre spese, i documenti da conservare sono le ricevute del bollettino postale o del bonifico bancario, nel caso della mensa scolastica, e la ricevuta di versamento per tutte le altre spese.