"Non vedo l'ora di partecipare all'Aia al vertice di One Young World come consigliere per il raduno globale dei giovani leader". La dichiarazione è stata postata nella sua pagina Facebook da Muhammad Yunus, economista bengalese che nel 2006 si è aggiudicato il Premio Nobel per la Pace per aver inventato il microcredito. Negli anni Settanta del secolo scorso lo studioso comprese, infatti, di dover calare i principi delle scienze economiche nella realtà del Bangladesh convinto che la povertà delle aree economicamente più depresse fosse dovuta alla carenza di supporti da parte delle strutture finanziarie.
Escogitò, pertanto, il prestito di piccolissime somme di denaro esclusivamente sulla fiducia e senza alcun tipo di garanzia a persone escluse dai circuiti bancari tradizionali. Era l'atto di nascita della Grameen Bank, istituzione fondata nel 1976, la cui attività ha finito con il condizionare la stessa Banca Mondiale che ha intrapreso progetti di sviluppo legati agli stessi principi. "Grameen" in bengalese significa "villaggio" e la "banca del villaggio" ha oggi moltissimi epicentri nel mondo. Nella città olandese i giovani leader del Pianeta si riuniranno dal 17 al 20 ottobre per discutere di microcredito, microfinanza, tutela ambientale.
Yunus a Bologna
La fionda di Davide ha sbaragliato il gigante Golia.
Solo che oggi pare che nessuno ricordi più né Davide, né la sua fionda e tutto sembra insormontabile, sovrastante, come la finanza e gli scenari macroeconomici, relegati ad essere il campo fibrillante su cui influiscono scosse politiche, la Borsa e lo spread. Eppure esistono centri di ricerca che fanno studi ed analisi comparate su scala mondiale incentrati sulla microfinanza.
All'Università di Bologna, ad esempio, è stato inaugurato pochi mesi fa alla presenza di Muhammad Yunus lo Yunus Social Business Centre per la ricerca dipartimentale (alla quale collabora anche l'ateneo di Forlì) su un modello d'impresa sociale il cui obiettivo perseguito è la massimizzazione del valore sociale prodotto e non il conseguimento di utili da dividere.
Promotrice del progetto accademico è la Fondazione Grameen Italia che ha sede nel capoluogo emiliano e che, prima ed unica sul piano nazionale, implementa programmi di microcredito per l'inclusione finanziaria e sociale di soggetti e popolazioni in difficoltà.
I valori della finanza solidale
Sette architravi, direttrici di pensiero, finalità, per descrivere un business moderno strutturato per la valorizzazione del capitale umano e lo sviluppo socio-economico-culturale dei territori. Yunus le ha enucleate così: 1) L'obiettivo dell'impresa è il superamento della povertà o la risoluzione di uno o più problemi sociali, non la massimizzazione del profitto. 2) L'impresa è finanziariamente ed economicamente sostenibile.
3) Gli investitori recuperano solo il capitale investito senza alcun dividendo. 4) Quando il capitale investito è restituito, i profitti dell'impresa restano al suo interno e sono impiegati nell'espansione e nel miglioramento operativo. 5) L'impresa s'impegna ad abbracciare una linea di condotta sostenibile dal punto di vista ambientale. 6) I lavoratori percepiscono salari allineati alla media di mercato e godono delle migliori condizioni di lavoro. 7) E' importante che tutto questo sia fatto con motivazione e partecipazione. In questo quadro Yunus ammette la possibilità che "investitori privati che hanno a cuore temi come la riduzione della povertà, l'assistenza sanitaria, la sicurezza sociale, la sostenibilità globale" sostituiscano il puro profitto "con soddisfazioni di natura psicologica, emozionale, spirituale".
A differenza delle risorse investite in progetti di aiuto, inoltre, quelle destinate al business sociale non si esauriscono ma si autoalimentano nel circolo virtuoso dei benefici socio-ambientali che ricadono nelle comunità. La prima assegnazione solidale fu di 27 dollari ad un gruppo di donne bengalesi che si riunirono in cooperativa per la produzione di mobili in bambù.
Il microcredito in Italia
Il microcredito si è rivelato uno strumento molto utile non soltanto nei Paesi in via di sviluppo, ma anche nelle aree industrializzate dove è crescente la domanda di accesso al credito. La normativa di settore è contenuta nel Testo Unico Bancario e nel Decreto attuativo del Ministero dell'Economia e Finanze 176/2014.
In base ad essa si definisce la distinzione fra microcredito imprenditoriale, rivolto alla valorizzazione delle potenzialità della microimpresa accompagnata e sostenuta nell'evoluzione della sua redditività, e microcredito sociale, consistente nella rete di interventi che puntano alla riduzione delle condizioni di svantaggio economico ed esclusione sociale incrementando il welfare e responsabilizzando i beneficiari non con contributi a fondo perduto ma attraverso la concessione di piccoli prestiti. La Fondazione "Grameen Italia" sostiene la ricerca avvalendosi di un gruppo di lavoro interdisciplinare costituito da docenti dell'Università "Alma Mater" di Bologna: Luisa Brunori, Enrico Giovannetti, Giovanna Guerzoni, Marco Lamandini, rispettivamente per le aree psicologica, economica, antropologica e giuridica. Numerose sono le monografie e pubblicazioni dedicate alle tematiche della microfinanza come faremicrocredito.it che cercano di coinvolgere con i dati rilevati l'ambito delle politiche pubbliche.