Il Reddito di cittadinanza, misura voluta a tutti i costi dal Movimento 5 Stelle, a dispetto del nome non riguarderà solo gli italiani. Dei 10 miliardi stanziati per l'assegno ben 2,5 potrebbero andare a persone che non hanno cittadinanza italiana. Sarebbe infatti impossibile escludere stranieri che soggiornano da tempo nel nostro paese e rifugiati.

Reddito di cittadinanza, andrà anche agli immigrati

Il sussidio economico andrà a circa un milione di persone, di cui 210mila sono stranieri che abitano nel nostro Paese. A lanciare l'allarme è stato Andrea Augello, ex sottosegretario dell'ultimo governo Berlusconi e anche membro di una commissione d'inchiesta sulle banche del governo Gentiloni.

Il Reddito di cittadinanza finirà dunque nelle tasche degli italiani ma anche in quelle di diverse migliaia di stranieri: i 780 euro previsti non potranno essere versati solo ai cittadini italiani in quanto la legge diverrebbe anticostituzionale e attirerebbe dunque polemiche sia dal Quirinale che dalla magistratura. Il problema poi non sarebbe soltanto italiano; una legge di welfare in sostegno alla povertà, secondo le leggi internazionali, non può essere concessa solo in funzione della cittadinanza. Questo significa, spiega Augello al quotidiano Il Tempo, che con le leggi attuali qualsiasi richiedente asilo nel nostro Paese può ricorrere in tribunale per chiedere di essere incluso nel Reddito di cittadinanza e il giudice non potrebbe far altro che accogliere il ricorso.

Tutto ciò risulterebbe in un caos legislativo, poiché i giudici rimanderebbero ogni volta il caso alla Corte costituzionale per sollevare la questione di legittimità della norma, e i togati della Consulta difficilmente potranno ritenere legittima una legge che esclude gli stranieri poveri dal Reddito di cittadinanza.

2,5 miliardi di sussidio agli stranieri

Secondo Augello, cifre alla mano, dei 10 miliardi previsti dal governo gialloverde per l'introduzione del sussidio ben 2,5 andrebbero nei portafogli degli immigrati. Inoltre potrebbe essere difficile accertarne la reale condizione di povertà: "In Italia non esistono strutture adeguate per verificarlo" sostiene Augello, il quale prevede inoltre che il Reddito di cittadinanza andrà anche nelle tasche dei rifugiati politici e dei richiedenti asilo.

Vanificando così il lavoro di Salvini - dichiara Augello - che da una parte lo vedrà impegnato a cambiare le regole sull'immigrazione ma dall'altra l'Italia diventerà un Paese ancora più allettante per gli stranieri.