I nuclei familiari che potrebbero beneficiare dell'integrazione del Reddito di cittadinanza potrebbero diventare 1,7 milioni. Questo vuol dire, come mette in evidenza il "Corriere della Sera" che la platea dei potenziali beneficiari del sussidio verrebbe allargata e portata a 4,9 milioni di persone. Non solo ma il sussidio dovrebbe essere riconosciuto, con diversa modalità, anche a quei soggetti che, nell'arco dei primi 12 mesi di fruizione dell'integrazione decideranno di aprire una attività in proprio.

Stilata la procedura per la richiesta

Per poter ottenere il Reddito di cittadinanza il Governo M5S - Lega ha stabilito che si istituita una collaborazione tra le Poste italiane e i vari Centri per l'Impiego disseminati sul territorio nazionale che abbiano, però, stilato la relativa convenzione con l'Inps.

La domanda potrà essere effettuata dall'interessato sia telematicamente che recandosi personalmente presso un ufficio postale o un Centro per l'Impiego abilitato. Ovviamente uno dei requisiti fondamentali per poter richiedere il Reddito di cittadinanza è che il reddito complessivo del proprio nucleo familiare, certificato dal modello Isee, non sia superiore ai 9.360 euro annui. Il modulo di domanda sarà fornito direttamente dall'Inps e, al suo interno, dovranno essere fornite ulteriori specifiche.

Oltre a non superare la soglia di reddito complessivo sopra indicata, infatti, sarà necessario che il proprio patrimonio mobiliare ( cioè il valore complessivo di conto corrente, bot o altra disponibilità liquida) non sia superiore ai 6.000 euro.

Inoltre, il soggetto percettore non deve essere titolare di altro immobile adibito a seconda casa o quanto meno il valore della stessa non deve essere superiore ai 30.000 euro. Inoltre si deve essere residenti in Italia da almeno 10 anni. L'Inps sarà tenuto a verificare entro cinque giorni dalla presentazione della domanda la sussistenza di tali requisiti.

Riviste le regole sulla distanza dal posto di lavoro

Secondo alcune indiscrezioni in merito al contenuto dell'ultima bozza della relazione sul reddito di cittadinanza messa a punto dal Governo giallo - verde guidato da Giuseppe Conte, ma non ancora resa pubblica, sarebbero stati rivisti anche i criteri sulla distanza del luogo di lavoro da cui devono pervenire le tre offerte obbligatorie nell'arco di due anni.

In pratica dopo 6 mesi dall'inizio dell'erogazione del sussidio al lavoratore interessato potrebbero pervenire offerte da datori di lavoro posti anche a 250 chilometri dalla residenza del lavoratore. E se all'interno del nucleo familiare del lavoratore non dovessero essere presenti né soggetti minori di età né disabili le offerte da prendere in considerazione potrebbero arrivare da tutto il territorio nazionale.

Sussidio anche a chi apre un'attività autonoma

Il Governo M5S - Lega si pone l'obiettivo di sfruttare tutte le strade possibili per avviare ad un'attività lavorativa i soggetti percettori del reddito di cittadinanza. Perciò, sempre secondo quanto trapela circa i contenuti dell'ultima bozza di relazione del Governo, è stato inserito un incentivo all'auto-imprenditorialità.

Infatti, i soggetti che, nei primi 12 mesi di fruizione del sussidio, decidessero di avviare una propria attività di impresa, anche individuale, verrà riconosciuto un ulteriore beneficio addizionale, da erogarsi in unica soluzione, pari a sei mensilità nel limite massimo dei 780 euro mensili. Quindi, in buona sostanza, chi volesse aprire una attività in proprio oltre al sussidio del Reddito di Cittadinanza mensile riceverà un bonus ulteriore pari, al massimo, a 4.680 euro. Ovviamente, l'avvio dell'attività d'impresa deve essere obbligatoriamente comunicata all'Inps entro 30 giorni pena l'esclusione dal reddito di cittadinanza stesso.