Il senatore del Movimento Cinque Stelle Gianluigi Paragone attraverso il proprio profilo Facebook è stato protagonista di un messaggio piuttosto ruvido nei confronti del ministro dell'Economia Giovanni Tria. L'obiettivo era veicolare un messaggio che spronasse il membro dell'esecutivo a velocizzare i tempi affinché al più presto possa essere predisposto un decreto attuativo finalizzato ad aiutare i risparmiatori che sono stati coinvolti nel crac di vari istituti bancari negli ultimi anni.

Il riepilogo della situazione

Attualmente in Italia sono circa trecentomila i piccoli investitori che, a livello personale, hanno pagato le conseguenze derivanti dal crack di alcuni istituti bancari.

Il riferimento va a Pop Vicenza, Etruria, Veneto Banca, Carichieti, Carife e Banca Marche. Per loro l'esecutivo ha predisposto lo stanziamento di 1,5 miliardi di euro che dovrebbero essere elargiti in un triennio. L'emendamento, però, per proseguire il suo iter avrebbe necessità della scrittura di un decreto attuativo che deve essere predisposto, per l'appunto, dal Ministero dell'Economia. Occorre ricordare che esiste la possibilità che il tutto subisca una bocciatura della Commissione Europea.

Paragone punzecchia Tria

Sulla questione si è registrato l'intervento a gamba tesa del senatore del Movimento Cinque Stelle Gianluigi Paragone che, rivolgendosi al ministro Tria e pur trattandosi di un esponente della maggioranza, ha usato toni particolarmente provocatori.

La base di partenza del suo ragionamento è l'intenzione di perorare la causa di quanti hanno subito i danni dei crac bancari. "I risparmiatori - evidenzia - sono come delle formichine, ma anche le formiche nel loro piccolo si incazzano". A quel punto lancia un monito nei confronti di un esponente della Commissione Europea: "Lo dico chiaro e tondo alla commissaria europea che sta andando a Roma".

A preoccuparlo sono, però, i tempi che si stanno dilatando rispetto a quelle che sarebbe dovute essere le mosse del governo. "Siccome - prosegue Paragone - io di sti decreti non so nulla, vorrei chiedere al ministro Tria se sono ancora in grado di scrivere autonomamente un decreto". Torna, dunque, un certo spirito critico nei confronti del ministro Tria che, già in passato, era stato accusato di "europeismo eccessivo". Ecco il video con l'intervento completo di Gianluigi Paragone, tratto dalla sua pagina Facebook: