Nel Decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2020, ancora allo studio del Governo, arriva il cosiddetto evasometro con “anonimizzazione”, strumento che dovrebbe consentire all’Agenzia delle Entrate di combattere l’evasione fiscale, superando i paletti del garante della Privacy all’incrocio dei dati dei contribuenti. Tutto ciò nell’ottica di beccare tutti i furbetti che non vogliono pagare le tasse. L’evasometro si fonda su un meccanismo computerizzato, ovvero un algoritmo che permette di incrociare e confrontare i redditi dichiarati con i dati dei movimenti bancari, delle fatture e con i dati delle transazioni economiche o dei consumi privati, come le spese per acquisto di beni e servizi.

Arriva l’anonimometro contro chi non paga le tasse

L’obiettivo è individuare tutti quei contribuenti che hanno una scarsa fedeltà tributaria su un arco temporale anche lungo. In caso di scostamento del 20% fra quanto dichiarato e quanto incassato, l’Agenzia delle Entrate invia un avviso di accertamento. Vediamo quindi più nel dettaglio come funziona l’evasometro con “anonimizzazione”.

C’è da dire che i controlli del fisco avvengono attraverso un grandissimo database chiamato SuperAnagrafe che contiene appunto tutti i dati sui conti correnti degli italiani. Tale piattaforma permette di avviare una massiccia campagne di ricerca tesa a identificare i profili a rischio di evasione. Una volta identificato il profilo, questo sarà schedato e ad esso sarà attribuito un numero identificativo.

Quindi dietro ad ogni consumatore, impresa o professionista ci sarà un codice di cui soltanto l’Agenzia delle Entrate conosce l’esatta identità di chi sta dietro. I controlli a tappeto sulle anomalie sui redditi dichiarati si estenderanno dunque non solo ai dati delle fatture emesse, ai movimenti bancari sul conto conto, ai consumi ma anche ai prodotti finanziari che si possiedono.

Salvaguarda della privacy: dietro ogni nome c’è un un codice ogni qualvolta scatta l’allarme evasione

Il Governo vuole quindi superare il vincolo delle norme sulla privacy, ad oggi inderogabili, attraverso il semplice meccanico che permette la generazione di un codice. Il codice numerico ‘anonimizzerà’ automaticamente tutti i contribuenti” che diventeranno appunto “anonimi" e dunque controllabili senza che sia violata la loro privacy.

Ci si chiede però se saranno fissati dei limiti per evitare che tutti i contribuenti finiscano nel mirino dell’algoritmo della SuperAnagrafe, quindi non solo quelli a rischio evasione. Gli gli 007 fiscali da questo nuovo strumento sperano di poter recuperare già dall’anno prossimo, circa 100 milioni di euro di importi evasi.