Non sono belle notizie per i genitori che nutrivano speranze per l'assegno unico per i figli a carico: la misura, infatti, non sarà inserita nella legge di bilancio e, con molta probabilità, potrebbe slittare al 2021. Lo ha spiegato nel suo intervento Antonio Misiani, vice ministro dell'economia. Nella nuova manovra non ci saranno condoni, né penalizzazioni per chi paga in contanti. E sarà scongiurato l'aumento dell'Iva.
No all'assegno unico nella manovra
Il governo ha deciso di non introdurre la misura dell'assegno unico all'interno della nuova manovra economica: il viceministro spiega che questa misura di aiuto per le famiglie deve essere inserita all'interno di una strategia più ampia e di lungo periodo, attraverso il "riordino e la semplificazione dei diversi strumenti”.
Ha poi aggiunto che esistono vari bonus, a differenza di altri paesi europei, che devono essere riordinati nel medio periodo, ed essendo un tema piuttosto complesso, il governo non è riuscito ad affrontarlo all'interno di questa legge di bilancio.
Oltre all'assegno, altre misure saranno assenti nella prossima manovra, come i condoni. Chiudere il periodo dei condoni e delle sanatorie è una delle misure più importanti del governo per combattere l'evasione fiscale, che rappresenta un fattore "di ingiustizia sociale e sleale concorrenza". Sarà prevista oltretutto una lotta più dura contro gli evasori.. E aggiunge che non sarà prevista "nessuna tassa sul contante", né restrizioni per chi ne fa utilizzo (come l'abbassamento della soglia) ma soltanto l'incentivo per tutti coloro che vorranno effettuare pagamenti con bancomat o carta di credito.
Iva, sanità e ambiente
Misiani ha poi aggiunto che le clausole di salvaguardia non verranno soltanto disattivate, in quanto si ha intenzione di ridurre l'iva per gli anni a venire, in modo da dare alle prossime leggi di bilancio "eredità meno pesanti" di quella che viene fronteggiata in questo momento.
Il viceministro aggiunge poi che i ventitrè miliardi stanziati per evitare l'aumento dell'Iva sono già una cifra record.
Per quanto riguarda la sanità, il sistema sanitario non sarà interessato da tagli: sono confermati infatti due miliardi per l'anno 2020 e un miliardo in più per l'anno successivo. Grande impulso viene dato allo sviluppo sostenibile e alla protezione ambientale: sarà previsto un bonus mobilità, che sarà valido per le auto euro 3, i motorini euro 2 ed euro tre con motori a due tempi, con 255 milioni di euro stanziati tra il 2019 e il 2021.
Il bonus sarà valido per le autovetture e varrà 1500 euro, 500 invece per i motocicli e potrà essere utilizzato anche per gli abbonamenti al trasporto pubblico dei comuni e delle regioni, oppure per servizi integrativi o per acquisto di biciclette con pedalata assistita.