Il sussidio tanto caro al Movimento 5 Stelle potrebbe rivelarsi un vero e proprio fallimento. A confermarlo è la redazione di "Sky tg24" visto che il cosiddetto reddito di cittadinanza potrebbe essere sospeso a circa 100 mila famiglie per mancanza dei documenti da integrare alla domanda inviata a marzo.

Il reddito di cittadinanza sbandierato dai grillini è stato introdotto nella precedente Legge di Bilancio e sarebbe servito per abolire la povertà garantendo un sussidio fino ad un massimo di 780 euro mensili a tutti coloro che si trovano in condizioni economiche disagiate.

L'Inps potrebbe revocare il reddito a circa 100 mila famiglie

Coloro che hanno fatto richiesta per ricevere il sussidio, infatti, avrebbero dovuto essere convocati per presso i Centri per l'Impiego per il colloquio con i navigator anche se, stando a quanto afferma "Sky tg 24", tutto sembra essere bloccato. Inoltre, in questi mesi sarebbero stati scoperti diversi casi in cui diverse persone abbiano usufruito del sussidio contro la povertà nonostante non fossero in regola con i requisiti richiesti. Si tratta dei cosiddetti falsi poveri o chi, nonostante beneficiasse del reddito di cittadinanza avrebbe continuato a svolgere lavoretti 'in nero'.

Tuttavia, nel mirino dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ci sarebbero circa 100 mila famiglie che potrebbero essere soggette ad un provvedimento di revoca: si tratta di tutti quei soggetti che non avrebbero provveduto ad integrare alcuni documenti alla domanda in scadenza lo scorso marzo: chi ha ricevuto il messaggio dell'Inps entro il 21 ottobre, infatti, avrebbe dovuto siglare la dichiarazione che attesta di non essere soggetto a misure cautelari né a condanne definitive negli ultimi dieci anni oltre a dichiarare che nel proprio nucleo familiare non vi sono disoccupati a seguito di dimissioni volontarie.

Risparmio per circa 2 miliardi di euro

Dei beneficiari del reddito di cittadinanza, infatti, l'80% avrebbe fornito la documentazione richiesta mentre il restante 20% potrebbe andare incontro alla revoca dl sussidio. Quindi, il numero dei potenziali beneficiari potrebbe scendere a 850 mila rispetto al milione e 248 mila stimato dal precedente esecutivo giallo-verde con un risparmio per le casse statali di circa 2 miliardi di euro.

Si ricorda che, per beneficiare del sussidio, gli interessati devono essere in possesso della cittadinanza italiana e, se stranieri, aver soggiornato in Italia per almeno 10 anni di cui gli ultimi 2 in via continuativa, avere un Isee inferiore ai 9.360 euro annui, un patrimonio immobiliare diverso dall'abitazione principale non superiore a 30 mila euro, possedere un patrimonio finanziario non superiore a 6 mila euro e un reddito familiare inferiore a 6 mila euro, elevato a 9.360 nel caso in cui il nucleo sia residente in un'abitazione in affitto.