Circa 300 milioni di euro sono i risparmi su Quota 100 previsti per il 2020: è quanto si apprende in queste ore sulla manovra finanziaria presentata dal governo e ancora in attesa del passaggio in Parlamento per la conversione in legge, dunque ancora soggetta a possibili e importanti modifiche. Stando a quanto emerge dagli ambienti romani nel 2021 si potrebbe arrivare a risparmi per circa 900 milioni, mentre nel 2022 ne sarebbero previsti per circa 500 milioni di euro. Se da un lato c'è questo dato positivo da registrare, va però segnalato che all'interno della maggioranza ci sono ancora importanti discussioni in merito ai sostegni alle famiglie e alle nuove imposte da inserire nella Legge di Stabilità 2020.

Circa 300 milioni di euro di risparmi da Quota 100 nel 2020

"La manovra e i suoi contenuti non solo evitano l'aumento dell'Iva ma propongono un'idea di futuro fondato su tre parole: crescita, giustizia sociale e green economy" spiega il segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti, dimostrandosi soddisfatto della nuova Legge di Stabilità in elaborazione in queste settimane. Tuttavia, restano ancora tanti punti da definire in attesa che la Finanziaria possa approdare in Parlamento per la conversione in legge: stando ai tecnici di Palazzo Chigi il passaggio dovrebbe iniziare entro i primi di novembre, forse il 4.

Dopo i timori della Commissione Europea sui conti della nuova manovra, emergono nuovi dettagli sui risparmi che si prevedono di realizzare per il prossimo triennio.

Infatti con il cosiddetto meccanismo del "freezing" l'esecutivo giallo-rosso prevede di congelare una spesa pari a 300 milioni di euro per il 2020, altri 900 milioni per il 2021 e altri 500 milioni di euro per il 2022 mentre sulle finestre mobili di uscita non sono previste modifiche nonostante le continue pressioni di Italia Viva.

Discussione ancora aperta su micro-tasse

Intanto, da Palazzo Chigi arrivano le rassicurazioni del premier Giuseppe Conte che avrebbe ribadito che non ci sarà nessun profluvio di nuove Tasse, anche se la maggioranza sembrerebbe ancora divisa sull'intervento a favore delle famiglie che varrebbe circa 2 miliardi di euro: da un lato ci sarebbe il partito renziano con il rinnovo del bonus bebè da affiancare al bonus per gli asili nido, dall'altro il Partito Democratico avrebbe chiesto l'introduzione di un assegno unico.

Inoltre sembrerebbero tutti d'accordo per quanto riguarda il tetto al cumulo gratuito dei reddito derivanti da lavoro dipendente che rimarrebbe fissato a 30 mila euro, mentre il Movimento 5 Stelle mira all'eliminazione del paletto sul limite spesa per i beni strumentali e per il personale. Si lavora anche sulla cedolare secca sugli affitti concordati che, stando alle ultime ipotesi passerebbe dal 10 al 12,5%, oltre alla tassa sulle bevande con zuccheri aggiunti (la cosiddetta sugar-tax): il governo, infatti, sarebbe a caccia di risorse per abolirle ma si dovrà attendere l'inizio dell'iter parlamentare della manovra, dove si potrà discutere sulle risorse economiche che ci saranno a disposizione.