Nei prossimi giorni in arrivo misure di sostegno in favore dei professionisti e degli autonomi iscritti alle casse di previdenza private: è questa la misura prevista nel decreto Cura Italia, annunciato di recente dal ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, di concerto con il Ministro dell'Economia Roberto Gualtieri.

Il Governo destina agli ordini professionali 200 dei 300 milioni stanziati: una vera manna dal cielo per uno dei settori che sentirà a breve termine degli effetti dell'emergenza epidemiologica attualmente in corso nel nostro Paese.

È proprio il ministro Catalfo ad annunciare le misure adottate, affermando che questo è solo il primo di una seria di interventi che verranno definiti a stretto giro per fronteggiare immediatamente la situazione di emergenza, precisando come il Governo sia al lavoro per nuovi sostegni agli autonomi, prevedendo anche il riconoscimento di un indennizzo di entità maggiore.

Le modalità di presentazione della domanda previste dal decreto Cura Italia

Il provvedimento dell'esecutivo stabilisce che le domande potranno essere presentate dal 1° al 30 aprile: i soggetti destinatari delle risorse saranno in particolare i professionisti e i lavoratori autonomi presso i propri enti di previdenza.

Si tratta di categorie che, come tante altre, risentono della situazione drammatica in cui versa l'Italia: il blocco delle attività non essenziali impone una scelta in questo senso, per ridurre al minimo gli effetti di una fisiologica e prevedibile recessione.

Cura Italia, l'entità dell'indennizzo e i requisiti per l'ammissione al fondo

Il Ministro Catalfo ha annunciato che l'indennizzo riconosciuto ai professionisti per il mese di marzo sarà di 600 euro: come detto, per la mensilità di aprile saranno riconosciute ulteriori misure, che verranno rese note con successivo decreto.

Il sostegno al reddito per gli autonomi e i professionisti, che risultano iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria, nel contempo danneggiati dall'emergenza sanitaria Covid-19, sarà riconosciuto a tutti coloro che abbiano percepito un reddito complessivo non superiore ai 35mila euro annui.

Il range si allarga, inglobando anche i professionisti con reddito annuo compreso tra 35mila e 50mila euro qualora abbiano subito una modifica drastica alla loro attività (si parla in questo caso di cessazione, riduzione o sospensione) di almeno un terzo nel primo trimestre del 2020, confrontandola con quella allo stesso periodo del 2019.

La verifica dei requisiti sulle misure riconosciute dal decreto Cura Italia

L'attività di controllo sulla sussistenza dei requisiti riconosciuti dal provvedimento dell'esecutivo sarà devoluta alle singole casse previdenziali.

Il Ministro Catalfo ha anche precisato che, con decreti successivi, verranno individuate ulteriori tipologie di beneficiari alle misure di sostegno al reddito dei lavoratori autonomi.

Il Governo prevede di destinare a queste ulteriori categorie una somma aggiuntiva pari a 100 milioni, che potranno essere spalmate presumibilmente per le prossime mensilità. In questa situazione delicata per il nostro Paese, la Politica nel suo piccolo fa la sua parte.