L'emergenza sanitaria riguardo al Coronavirus è indubbiamente il problema più immediato per l'Italia. Nel corso della trasmissione Stasera Italia andata in onda ieri sera si è parlato, però, di quanto potrebbe essere rischioso sottovalutare il versante economico della vicenda. Il "lock down" deciso dal Governo sta infatti incidendo profondamente sull'apparato produttivo dell'intera nazione e il 'Cura Italia' varato dal governo costituisce una misura del tutto insufficiente a tappare la voragine che sta per aprirsi. Ad esserne convinti i due ospiti della trasmissione Stasera Italia: Flavio Briatore e Nicola Porro.

Nel corso del programma Stasera Italia, i due hanno infatti manifestato la propria perplessità su ciò che sta avvenendo in Italia in termini di Politica economica.

A Stasera Italia Briatore critica il decreto 'Cura Italia'

Prima dell'intervento di Nicola Porro si è registrato quello di Flavio Briatore. Il noto imprenditore ha parlato sulla base di chi ha esperienza diretta delle difficoltà del momento definendo il decreto "paranoico e comunista": Briatore ha parlato tra l'altro di oltre 1000 persone che è stato costretto a lasciare a casa in questa fase, una massa enorme che non potrà fare affidamento sui meccanismi di Welfare del proprio paese. Sulla scia di quanto affermato, si è registrato poi l'intervento di Nicola Porro che ha voluto sottolineare come non si possono sottovalutare, neanche in questo momento, gli aspetti economici di una situazione pesante come quella in corso.

Porro parla della necessità di occuparsi subito dell'economia

L'Italia, ogni giorno, conta nuova contagiati, ricoverati e soprattutto morti. Il rischio aggiuntivo che reca in dote la pandemia da coronavirus è che la sacrosanta attenzione verso il problema sanitario, distragga da un altro di primaria importanza: quello economico.

Ed è un po questo il succo del discorso di Nicola Porro, che ha posto l'accento sulla necessità di intervento immediato onde evitare un'implosione sociale senza precedenti. "Oggi - ha detto il giornalista - abbiamo 2500-2800 morti, ma se dell'economia ce ne occupiamo dopo, i morti che noi avremo saranno dieci volte tanti. Un Paese senza soldi - ha tuonato Porro - e senza risorse non pagherà la Sanità.

I soldi non crescono sugli alberi. Dell'economia ce ne dobbiamo occupare ora e subito".

Quella del giornalista sembra una vera e propria strigliata dunque atta a non trascurare riflessioni attente e provvedimenti incisivi di natura economia. Il prezzo da pagare in caso contrario sarà altissimo.