L'emergenza sanitaria mondiale causata dalla diffusione del coronavirus sta provocando serie ripercussioni economiche sulle squadre di calcio. Tra le società italiane maggiormente colpite dalla crisi c'è anche la Juventus. Il club bianconero solo un anno fa è entrato nel FTSE Mib 40, il listino principale delle aziende quotate in Borsa Italiana. Dal 23 marzo la squadra di Andrea Agnelli retrocede nel listino Mid Cap, riservato alle società medie.

Un duro colpo per l'economia della Juventus che rischia di portare conseguenze negative su tutto l'apparato societario bianconero.

Non a caso il monte ingaggi attualmente maggiore di 250 milioni di euro, diventa uno dei primi problemi da affrontare e risolvere.

La Juventus retrocede in borsa

L'ingresso nella Serie A della Borsa Italiana è stata guadagnato portando il valore della società a 1 miliardo e mezzo di euro (dato relativo ad inizio 2019 - ndr). Con l'acquisto di Cristiano Ronaldo si sono spalancate le porte del listino FTSE Mib 40. La caratura internazionale del fuoriclasse portoghese garantisce una notevole esposizione mediatica internazionale che porta capitali da importanti investitori operanti in ogni parte del mondo. La retrocessione inaspettata fino a qualche mese fa, è stata causata dalla diffusione del Covid-19.

Con le partite del campionato e quelle della Champions League rimandate, le entrate del club bianconero sono ridotte all'osso e il titolo da un valore di 1,17 € (dato del 21 febbraio - ndr) è calato a 0,71 €.

A gravare ulteriormente sulla situazione economica della Juventus è la chiusura negativa dell'ultimo semestre. Il club di Agnelli chiude con una perdita di 50,3 milioni di euro.

Questo porta gli analisti a non essere ottimisti, infatti secondo gli esperti di Berenberg la redditività può iniziare a crescere a partire dal 2023.

Le conseguenze della retrocessione in Borsa Italiana

Per l'immediato futuro le previsioni non sono delle migliori. Fra le possibili soluzioni c'è il taglio degli ingaggi. Il rimedio già adottato in Ligue 1 e Bundesliga, è considerato inevitabile da Urbano Cairo, patron del Torino.

Al momento Andrea Agnelli non si è espresso su tale questione ma probabilmente l'ipotesi è al vaglio con il consiglio amministrativo.

Altre conseguenze negative possono arrivare dal fronte calciomercato. Per risanare le casse del club c'è la possibilità di vendere prezzi pregiati o calciatori con ingaggi importanti presenti in rosa. Basti pensare che il solo Cristiano Ronaldo costa alla Juventus 31 milioni di euro all'anno. Ad ogni modo ridurre le ambizioni di vittoria potrebbe portare come prima conseguenza l'allontanamento di investitori importanti.