Mercoledì 25 Marzo entrerà in vigore la tanto discussa Legge sul libro, approvata dallo Stato italiano nel gennaio 2019. La legge è stata approvata all'unanimità e tra pareri favorevoli e contrari, il suo dichiarato obiettivo è una promozione trasversale, democratica e intersezionale della lettura. Va comunque precisato che le nuove norme non riguardano il settore dei Libri scolastici.

Troppi pochi lettori: il tasto dolente dell'Italia

Uno dei tasti dolenti del panorama culturale italiano è la scarsa propensione alla lettura: secondo uno studio pubblicato dall'ISTAT nel 2019, in Italia è aumentato il numero di libri pubblicati (9.3% di nuovi titoli e quasi il 15% di copie stampate), ma non è aumentato il numero di lettori: dati che rendono il nostro Paese maglia nera in Europa, soprattutto se accompagnati dalla consapevolezza che l'Italia è uno dei Paesi al mondo con il più alto tasso di analfabetismo funzionale.

L'avvento degli e-book - meno costosi, fruibili in qualsiasi momento e da qualsiasi dispositivo - non sembra aver migliorato in maniera significativa la situazione.

L'intervento del Senato

Per ovviare a questo problema, il Governo Giallo-verde nel 2019 aveva proposto una serie di provvedimenti, poi riassunti sotto il nome di Legge sul libro, per agevolare la lettura in tutte le sue forme, dal digitale al cartaceo, nonchè per tutelare gli editori e le librerie, sempre più segnati dalla crisi economica e dalla concorrenza rappresentata dall'avvento di colossi dell'e-commerce come Amazon, accusato di aver messo a dura prova la sopravvivenza di buona parte del mercato libraio.

Cosa cambierà con la Legge sul libro: limitati gli sconti

Il Piano Nazionale per la promozione della lettura ha istituito un fondo di oltre quattro milioni di euro annui da utilizzare per sostenere le realtà editoriali, le librerie e per incentivare la pratica della lettura.

Il primo punto della Legge sul libro che fa discutere, e che ha causato le perplessità dell'Associazione Italiana Editori, riguarda un tetto massimo di sconto che passa dall'attuale 15% a un ben più misero 5%. La limitazione riguarderà tutti, dalle librerie fisiche ai rivenditori online come Amazon e IBS. Una volta l'anno sarà possibile organizzare delle promozioni che non dovranno superare il 15% di sconto (contro il 25% attuale).

Istituita una Carta della Cultura

E' stata inoltre istituita una Carta della Cultura a sostegno delle fasce di reddito più svantaggiate (il tetto massimo di ISEE è ancora da rendere noto) del valore di 100 euro annui. La carta sarà valida in tutti gli store, online e fisici, e riguarderà anche i testi in formato digitale (e-book).

Una capitale italiana della lettura

Ogni anno, verrà inoltre istituita una capitale italiana della lettura, alla quale assegnare fondi per organizzare eventi e manifestazioni di carattere partecipativo, il tutto con l'intento di celebrare il valore sociale della lettura in tutte le sue forme. Verrà inoltre rafforzato il patto locale per la lettura con i comuni che se ne dimostrino interessati.

Un milione per le biblioteche scolastiche

E' stato anche stanziato un milione di euro per formare il personale scolastico che si occupa delle biblioteche, con corsi di formazione e iniziative che ne rafforzino skills e competenze.

Se la nuova legge sul libro sembra aver accontentato la maggior parte degli editori, numerose sono le polemiche avviate tra i lettori forti, convinti che, lungi dall'agevolare l'acquisto, questo provvedimento renderà la vita ancora più difficile a quanti già fanno fatica a dedicare parte delle loro entrate all'acquisto di libri piuttosto che a beni di prima necessità. In ogni caso, soltanto il tempo potrà dire se le misure si riveleranno efficaci.