C'è anche il bonus fiscale prima casa per l'anno 2020 tra le misure interessate dal congelamento dei termini. E' l'effetto decreto liquidità che, dunque, dispone un congelamento dei termini esistenti per quanti non vogliano perdere le agevolazioni che riguardano la prima abitazione di un nucleo familiare. Per non perdere il beneficio, infatti, occorre rispettare alcune tempistiche per l'acquisizione dei requisiti che, in ragione della situazione che si sta vivendo, sono stati congelati dalle disposizioni del governo. Si tratta, naturalmente, di un provvedimento determinato dalle contingenze e dall'emergenza Coronavirus che sta mettendo in seria difficoltà l'Italia ed il mondo.

Decreto liquidità presentato da Conte e Gualtieri

Per beneficiare di tutte le agevolazioni fiscali determinate dal bonus prima casa occorre trasferire entro 18 mesi dal rogito la residenza nel Comune in cui si acquista. L'alternativa è dimostrare che si lavori nello stesso territorio amministrativo. Inoltre, l'altro termine è che, per non perdere le agevolazioni acquisite e non dovere restituire quanto avuto, si resti in possesso dell'abitazione per almeno cinque anni o, in alternativa, vendere ed acquistare entro scadenze ben definite delle norme.

La decisione del governo, come riportato da Il Sole 24 ore, è quella di rinviare quelle che erano le scadenze relative ai termini per potere accedere ai requisiti che consentono il mantenimento del così detto "diritto di imposta di registro scontato".

La disposizione è presente all'interno del "decreto liquidità" anticipato dalla conferenza stampa a cui hanno presenziato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ed il Ministro dell'Economia Roberto Gualtieri.

Proroga su bonus prima casa fino a fine anno

Il cambiamento consiste essenzialmente nel concedere meno rigidità a quanti vogliano accedere a quelli che sono i benefici del così detto "bonus prima casa".

Quest'ultimo, come detto, decade se non viene cambiato l'indirizzo di residenza entro 18 mesi o se non si riacquista entro un anno in caso di vendita prima dei cinque anni dal primo acquisto. Considerato il periodo di prevedibile stasi, nell'ambito del decreto dignità, il governo ha disposto che i termini in questione saranno congelati dal 23 febbraio al 31 dicembre 2020.

Torneranno, però, a decorrere alla fine del periodo di sospensione. Si tratta di un provvedimento che, essenzialmente, dilata i tempi per l'eventuale cambio di residenza o per un'eventuale cambio di casa. Tutte operazioni che, in una fase storica problematica come quella attuale, potrebbero diventare più complicate di quante non sarebbero state nell'ordinarietà.