La task Force del super manager Vittorio Colao lavora la fase 2 per la riapertura del Paese. Gli uffici pubblici e le industrie lavoreranno ad orari differenziati. Si lavora anche alla riorganizzazione in sicurezza del trasporto pubblico.

Secondo alcune fonti dell'Ansa, una delle ipotesi a cui sta lavorando il governo per il ripristino graduale delle attività e quindi la convivenza con il Covid-19, sarebbe quella di organizzare le aperture di uffici pubblici, aziende e industrie, che avverrà in orari differenziati di ingresso ed uscita.

I trasporti pubblici

Questo varrebbe anche per la riorganizzazione dei servizi di trasporto pubblici, settore dove la task force di Vittorio Colao sta lavorando per disporre di nuove misure che rispettino le norme di sicurezza sulla prevenzione del contagio. Si prevede di scaglionare gli ingressi e le uscite per alleggerire anche il servizio dei trasporti nelle ore di più affollamento.

La fase 2

La nuova task force agisce da consulente, presentando al Governo delle proposte studiate, che portino il nostro Paese dalla totale chiusura, alla lenta e sicura ripartita delle attività primarie e dei trasporti.

Sarà poi il Presidente Conte che guiderà la fase 2, dirigendo i consigli del gruppo di Colao nella creazione di un nuovo decreto, sempre tenendo conto delle parti sociali e dei tecnici, soprattutto quelli scientifici e medici (ISS, Protezione Civile) e tenendo conto dell'UE: la cooperazione sarà complessa.

Autorizzazione di riapertura delle aziende

Dopo l'entrata in vigore del decreto del presidente Conte del 10 aprile scorso, che estende le misure per il contenimento per la diffusione del covid-19 fino al 3 maggio, alcune attività ritenute strategiche possono presentare domanda di ripresa di attività alla prefettura.

Infatti il decreto permette di ampliare il ventaglio delle attività consentite, rispetto al precedente documento, e per una serie di tipologie di attività come ad esempio l’industria aerospaziale, della difesa e altre attività di rilevanza strategica per l’economia nazionale.

Visto il grande numero di richieste di autorizzazione alla riapertura inviate, è stata inviata una circolare ai prefetti da parte di Matteo Piantedosi, il capo di Gabinetto del ministero, dove si chiede di velocizzare le istruttorie sulle richieste di autorizzazione che hanno presentato le aziende. Infatti è possibile che un’azienda che abbia presentato già una richiesta di riapertura e che gli sia stata respinta (questo prima del decreto del 10 aprile), con questo nuovo decreto rientri nel ventaglio di attività ora legittimate.

Le richieste di autorizzazione al prefetto dovranno essere inviate a questo indirizzo: protocollo.preflu@pec.interno.it, specificando nell’oggetto dell'e-mail “Comunicazione attività produttive. Dpcm 10 aprile 2020”.