"Bonus da 325 euro a chi farà le vacanze in Italia" è il titolo di un articolo del 17 aprile di 'Il Sole 24 Ore'. Il giornale annuncia, infatti che è allo studio di diversi Ministeri il premio turistico, con un importo che va dai 100 ai 325 euro. Si tratta di una misura atta a risollevare uno dei settori più colpiti dalla crisi economica innescata dall'emergenza Coronavirus in atto: il turismo. Il tutto consiste nella proposta di un nuovo strumento di detrazione fiscale sulle spese sui pernottamenti vacanze per quest'anno.

I possibili beneficiari del bonus vacanza

Il sistema prevede nell'immediato una detrazione fiscale sulle spese di soggiorno di almeno 3 giorni in strutture alberghiere, Bed and Breakfast e agriturismi italiani. Si pensa di attuare tale beneficio sui lavoratori dipendenti che hanno un reddito che va dai 7,5 ai 26 mila euro, in base anche ai componenti dei nuclei familiari. Lo sgravio fiscale sarebbe così scaglionato: tetto di 100 euro per nessun componente a carico, tetto di 200 euro con un componente a carico, 275 per due componenti e 325 dai tre componenti a carico in su. Da qui il nome: bonus di 325 euro. Al fine di velocizzare il tutto, i beneficiari avrebbero la possibilità di richiedere lo sgravio già a partire dai 30 giorni successivi alla data della domanda.

Tale intervento comporterebbe dei costi per lo Stato compresi tra 1,2 e 1,5 miliardi di euro.

I problemi dell'attuazione di tale misura

Sono tanti gli interrogativi che i tecnici si stanno ponendo in merito alla reale possibilità di dare il via a questo intervento. In primo luogo: sarebbe giusto vagliarla già con il decreto di questo mese, con le attività ricettive ancora chiuse per via delle restrizioni in atto?

E ancora: ci sarebbero delle condizioni sanitarie propense ad ipotizzare l'arrivo di una vasta platea di turisti, quest'anno? Per non parlare poi dei dubbi dei cittadini in merito alla sicurezza delle spiagge. Quindi, c'è la possibilità che questo decreto sia rimandato per via delle troppe incertezze a riguardo, per essere riproposto, magari il prossimo mese.

Gli operatori turistici chiedono degli interventi nell'immediato

Tuttavia i lavoratori del settore turistico sono molto penalizzati dalla crisi e alcune associazioni di categoria, come Confturismo e Confcommercio hanno calcolato che nel trimestre che va da marzo a maggio, le categorie coinvolte subiranno una perdita di oltre 7,5 miliardi di euro, per via di una diminuzione di 31,5 milioni di turisti. Occorre anche calcolare che la stagione turistica si sta avvicinando e che tra giugno e settembre le nostre strutture turistiche contano in media il 60% delle presenze di tutto l'anno.